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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Fine

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Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Ancora Leros 2018

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...Ed eccoci all'ultima web-page che chiude la stagione 2018. Infatti abbiamo già prenotato per mettere la barca in secca al Marina di Porto Lakki. Il programma è quello di portarci inizialmente con la barca a Pandeli, dove abbiamo prenotato un hotel sul porticciolo per i nostri amici Claudio e Giannina che verranno a trovarci, poi, dopo la loro partenza per rientrare a Milano, dovremo solo andare dall'altra parte dell'isola e saremo arrivati alla destinazione finale.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 1)

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Foto dai nostri itinerari

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La rotta del July da Kardamena a Pandeli con sosta di una notte a Kos-Town.

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La mattina del 27 agosto 2018, alle ore sette, il July molla gli ormeggi dopo una sosta lunga due mesi e dieci giorni. Partiamo da kardamena per portarci a KosTown dove abbiamo prenotato un posto al Marina. Come d'accordo, il nostro amico Dimitri, che è stato per quasi tutto il tempo il nostro vicino d'ormeggio, è già sul ponte della sua barca. Gli ho chiesto di collaborare perché sono abbastanza sicuro che la catena della sua ancora sia posizionata sopra la mia. Infatti, purtroppo, non mi sono sbagliato. Ma a bordo del July abbiamo un equipaggio “consumato” (Margherita dice “logoro” a causa della lunga sosta...) e la manovra si svolge in poco tempo e senza incertezze. Al momento opportuno chiedo a Dimitri di "mollare" catena e pochi minuti dopo siamo liberi. Mentre salutiamo il nostro amico con la barca che già punta fuori, lo vediamo recuperare di nuovo la catena precedentemente "mollata" e rimetterla in forza.

Una volta fuori dal porto, con mio grande sollievo, la barca si muove di buon passo. Temevo che la lunga sosta avesse sporcato la carena a tal punto da creare problemi. Ma così non è. La nostra meta di oggi non è distante, ma è meglio così. Dovremmo arrivare presto e, nel caso fosse necessario  comunque pulire la carena, potrò sempre buttare l'ancora prima di entrare ed effettuare la pulizia dello scafo.

La sosta a Kos Town è necessaria perché vogliamo seguire una precisa strategia: avremo il vento contro per risalire verso Nord e le prime ore del mattino sono solitamente quelle migliori per navigare in queste condizioni. Conto infatti di partire presto l'indomani e superare le strettoie tra le isole prima che rinforzi.

Il viaggio si svolge senza sorprese ed arriviamo al Marina a fine mattinata. Sono molto contento che tutto sia andato liscio: la lunga sosta a Kardamena era causa di preoccupazione per me. Abbiamo voglia di festeggiare... Ma andare a mangiare fuori a mezzogiorno non ci attira. Faremo così: per il pranzo ci "arrangeremo" con qualche stuzzichino da bar e per la cena andremo a provare un ristorante di cui abbiamo saputo prima di partire.

Contact

 

ilviaggiodeljulymail@gmail.com

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Decidiamo di prendere delle "crepes" per pranzo al bar del Marina di Kos-Town.

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Passiamo il pomeriggio in totale relax. Anche se siamo venuti qui molte volte negli ultimi tempi, rimane sempre uno dei posti più affascinanti che esistano da queste parti... Decidiamo così di andarcene a spasso per una lunga passeggiata.

Verso le sei, come sempre quando siamo in un marina, c'è il rito della doccia... Insomma... Ci si prepara alla serata.

Quando è l'ora, partiamo alla ricerca del ristorante di cui ci hanno parlato. Abbiamo saputo abbastanza per poterlo trovare senza errore, ma ci prendiamo tutto il tempo che occorrerà. Meglio essere prudenti.

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Per cena a Kos-Town ce ne andiamo da - Alì - , un ristorante di cui ci hanno parlato.

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L'ambiente non è male e si mangia discretamente... Ma noi siamo abituati a qualcosa di meglio. È piuttosto gettonato e vediamo arrivare gente che mostra di conoscere bene il posto. Il proprietario li accoglie personalmente e si salutano tutti come vecchi amici. Ma noi non cambiamo opinione: ristorante buono ma non speciale.

Comunque è quel che ci vuole per una serata come questa. Inoltre, non mangiando in barca evitiamo il problema di fare cambusa e tutto diventa più semplice.

Dopocena ce ne andiamo in piazzetta, al centro, a sorseggiare un Rakomelo. Si tratta di un liquore fatto a Creta: mischiano del Raki (una specie di grappa locale) con il miele. Per noi che siamo stati a Creta un anno intero è un rito che amiamo ripetere ogni tanto.

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L'indomani mattina, alle prime luci dell'alba, il July salpa con destinazione Pandeli. Non sarà un viaggio lungo: sono circa 25M. Ma potrebbe alzarsi un vento contrario in grado di creare un mare “antipatico”. Vedremo!

Le previsioni meteo parlano di condizioni che per noi sono al limite. Vuol dire che una piccola diminuzione del vento reale rispetto a quello previsto ci consentirebbe di viaggiare in tutto relax; viceversa, poco vento in più potrebbe diventare fastidioso.

Ad ogni modo, tutto va bene ed arriviamo poco dopo mezzogiorno. Purtroppo, non troviamo un buco per ormeggiare in porto e siamo costretti a metterci all'ancora appena fuori. Io sono contento. Siamo arrivati senza alcun problema ed adesso sistemarci è solo questione di attendere un po'. Intanto, è ora di pranzo e Margherita in poco tempo mette in tavola un buon pranzetto. Ci sforziamo di "restare leggeri" perché questa sera vogliamo cenare da Pirofani, il nostro posto preferito qui a Pandeli.

Un riposino dopo pranzo e via... Siamo pronti a rimetterci in attività. Io voglio pulirmi la carena: tiro fuori maschera, pinne e raschietto e mi preparo ad immergermi. Margherita si fa portare prima a terra per fare due passi mentre lavoro. Appuntamento per riprenderla fra un'ora.

La carena è effettivamente un po' "sporchina", ma niente rispetto a quel che temevo. Finito il lavoro, sciolgo il tender che è fissato a poppa e me lo trascino "spinnando" fino a riva. Sono in anticipo. Aspetterò Margherita nuotando su e giù per sgranchirmi.

Ma... Sorpresa!... Appena arrivo a riva, Margherita spunta dal nulla e mi annuncia di aver trovato come ormeggiare il July in banchina all'interno del porto. Facendo i suoi giri ha saputo che un pescatore sta per salpare: prenderemo il suo posto.

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Riusciamo a trovare un posto a Pandeli solo in un secondo momento. È il miglior posto del porto.

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...E che bel posto! Ormeggiamo di fianco in banchina all'estremità del molo (foto sopra). Vuol dire che il via vai di pescatori nel porto non ci “tocca”, la sera, quando ceneremo in pozzetto, avremo una stupenda vista notturna di Pandeli Illuminata, la maretta generata dal vento da Nord non ci toccherà (si genera all'interno del porto) e persino il vento, quando è forte, sarà più clemente in questo posto.

Eccellente!... Infatti, come previsto, all'orario, andiamo a cenare da Pirofani e dopocena, dopo aver fatto due passi, rimaniamo in pozzetto a sorseggiare un ouzo ed a godere di “tanto spettacolo”. La foto sotto ci ricorda il panorama che vediamo.

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La sera dal pozzetto del July... La foto non rende l'atmosfera e la bellezza reale che ci circondano.

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Le giornate passano piacevolmente in attesa dell'arrivo dei nostri amici Claudio e Giannina. Di solito abbiamo un ritmo piuttosto ordinato e ben bilanciato... Forse una continuazione di quello stile di vita che ha contraddistinto la nostra precedente lunga sosta a Kardamena. La mattina, dopo un caffé ed uno yogurth per colazione, ce ne andiamo a piedi ad Agia Marina. È una bella passeggiata con salita e discesa che fa bene al fisico. Ne approfittiamo per fare la spesa: a Pandeli vi sono solo un paio di negozietti minimali. Al ritorno, diciamo verso le undici del mattino, si va a fare il bagno. È un momento di sport... Molto piacevole, ma è una parentesi sportiva. Infatti, io nuoto lungo un percorso studiato per fare i miei 500m e Margherita ne percorre 300. A mezzogiorno si rientra in barca per il pranzo. Riposino pomeridiano, lettura, relax... E si ritorna a fare un secondo bagno uguale nel pomeriggio, verso le 3h:30'. Rientro in barca, doccia relax e uscita per l'aperitivo della sera. Alle sei, infatti, ci piace andare a sederci al “Castelo”, forse il locale più bello di Pandeli, per una “birretta”.

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Una bella abitudine la sera: un aperitivo al "Castelo", forse il locale più bello di Pandeli.

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Naturalmente, sappiamo bene che al primo sabato del mese di Settembre, ogni anno, a Pandeli c'è la “Festa del Pesce”. Tuttavia, come l'anno scorso, chiediamo in giro informazioni ma nessuno sembra sapere niente. È strano. Sembra una festa fantasma. È capitata la stessa cosa un anno fa. Ci hanno detto che, in questa occasione, tutti i pescatori vanno fuori a prendere una gran quantità di pesci di passaggio. Mirano alle aguglie od alle sarde (pesci non pregiati ma che si trovano in grandi branchi).

Poi finalmente, il venerdì mattina, vediamo spuntare, sui moli della piazzetta che si apre sul porto, il piccolo palco per l'orchestra. Il segno è inequivocabile.

Una breve clip per ricordare la Festa del Pesce di Pandeli nel mese di Settembre 2018.

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La sera della festa, andiamo a prendere posto per tempo: vogliamo stare in prima fila per goderci lo spettacolo. Distribuiscono sarde alla brace, pane e vino... Niente male. Un chiosco mobile (un camioncino speciale...) viene tutti gli anni per offrire souvlaki e patatine a prezzi modici. La gente balla e si diverte. Sono tutti greci del posto. Proprio questo fatto ci piace particolarmente... Non è una festa per turisti e si capisce bene guardando il filmato qui sopra: non ci sono ballerini in costume che mostrano un folklore che richiama un tempo ormai passato; ci sono invece i locali che danzano gioiosi per il puro piacere di farlo tutti insieme. È un grande momento di socializzazione e di unità.

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I giorni a Pandeli passano veloci. Veniamo a sapere, da un piccolo volantino (scritto solo in greco...) che troviamo affisso in un negozio, di una festa tenuta in una scuola ed organizzata da un'associazione culturale dell'isola. Si tratta di una sorta di gemellaggio con un paese finlandese che ha “prodotto” un doppio invito incrociato: una delegazione loro viene ospitata sull'isola di Leros e, viceversa, una delegazione di Leros verrà ospitata in Finlandia nel mese di Febbraio. Entrambe le delegazioni si esibiscono in uno spettacolo di suoni, canti e balli tradizionali della loro terra... Tutto per promuovere la reciproca conoscenza di popoli lontani.

Video della serata di celebrazione del gemellaggio culturale con un paese della Finlandia.

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Alla fine, giungiamo al giorno in cui arriveranno Claudio e Giannina. È un giorno che abbiamo atteso a lungo. Visto che arriveranno con la nave a metà della giornata (hanno preso il catamarano veloce da Rodi, dove sono atterrati tre o quattro giorni prima provenendo da Milano), faremo così: loro prenderanno un taxi e noi li aspetteremo davanti al loro albergo.

Quando arrivano appaiono pimpanti e riposati: segno che hanno indovinato tutto o quasi nella scelta e nell'organizzazione delle loro vacanze fin qui. Visto che non hanno bisogno di riposo, lasciamo loro il tempo di controllare la stanza e depositare i bagagli e ce ne andiamo a pranzare direttamente in spiaggia.

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Appena arrivati a Pandeli, giusto il tempo per prendere la stanza in hotel, e siamo tutti in spiaggia.

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Le giornate trascorrono serene e le passeggiate ci attirano almeno quanto la vita al mare coi suoi bagni in quest'acqua cristallina che fa venire voglia di tuffarsi. Un paio di volte, partiti a piedi per andare ad Agia Marina, allunghiamo e ci spingiamo oltre la lunga spiaggia di Alinda... Andiamo fino alla spiaggia del Ristorante Vareladiko, alla fine della strada che costeggia la costa Nord della baia... Una bella scarpinata, ma fatta con calma gustandosi il percorso.

In questa occasione, non possiamo fare a meno di fare una sosta al Ristorante Milos che ben conosciamo.

Al Ristorante Milos, nei pressi di Agia Marina.

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Una giornata che ricorderemo è sicuramente quella della gita all'isoletta di Arkì. Venendo da molto tempo in barca a Pandeli, io e Margherita conosciamo la maggior parte della gente che frequenta il porto. In particolare conosciamo Savas (Σάββας), il comandante del “Barbarossa”.

Barbarossa è un barcone alto e massiccio, dotato di potenti motori, che ha una forma che volutamente ricorda i vascelli d'altri tempi. Naturalmente è solo un vezzo scenografico per attirare i turisti: il solido scafo ed i potenti motori sono adatti a risalire il mare corto e aggressivo tipico delle giornate di Meltemi da queste parti.

Così, prendiamo accordi per fare la gita che ci porta ad Arkì. Noi ci siamo stati col July; ma ci piace l'idea di poterci andare anche con Claudio e Giannina (senza obbligare Giannina alla navigazione sportiva di una barca a vela).

Gita di una giornata alle "White Islands" ed ad Arkì.

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Aumentano gli amici... Aldo e Rosy ci contattano da Rodi: come già sappiamo, anche loro come noi lasceranno per l'inverno la barca nell'isola di Leros. Così, muoveranno per risalire e si fermeranno con noi a Pandeli. Sarebbe bello trovar loro posto all'interno del porticciolo: quest'anno è più pieno del solito.

Fanno l'ultima tappa proprio mentre noi siamo sul Barbarossa alla gita di Arkì... Hanno la sfortuna di avere noie al motore... Mi chiamano; ma siamo fuori in gita.

Al rientro vediamo la loro barca ormeggiata tra i pescatori. Verremo a sapere che sono arrivati alla vela e costoro li hanno aiutati ad ormeggiare all'interno. Il guasto sarà una stupidata... Ed in più hanno pescato. Mangeremo pesce!

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Aldo e Rosy hanno pescato... Bene!... Si mangia pesce.

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Passano veloci i giorni in compagnia degli amici... Così arriva rapidamente anche il giorno della loro partenza... Il giorno in cui cominceremo le “procedure di invernaggio”.

Infatti, una volta partiti Claudio e Giannina, consultiamo le previsioni meteo per vedere se è possibile portare la barca dall'altra parte dell'isola: al marina di porto Lakki.

Veniamo da quattro o cinque giorni di burrasca da Nord e bisognerà fare attenzione. Comunque siamo in buona compagnia: gli amici Aldo e Rosy sono ormeggiati a pochi metri dal July con il loro "Isola Bianca".

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Con gli amici, Aldo e Rosy, alla taverna Argo, di fronte alla lunga spiaggia di Alinda a Leros.

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Infatti, le previsioni consigliano prudenza. Al largo, quando si abbandona la protezione dell'isola, il mare è grosso. Noi dobbiamo circumnavigare Leros da Sud. Così facendo, abbiamo da percorrere una rotta che, per la maggior parte del tragitto, risulta protetta dal vento e dal mare che viene dai quadranti settentrionali. Tuttavia, una volta imboccato lo stretto tra l'isola di Leros e Kàlimnos, per uscire navigando verso Ovest, ci si trova a dover risalire col mare in faccia. Inoltre, quella zona è famosa per generare, in queste condizioni, un mare pericoloso.

Quel che succede, alla fine, è che il July ed Isola Bianca partono il secondo giorno ognuno per la sua rotta. Appena usciamo dal porto, il vento ci assale a raffiche che ci spingono di qua o di là a seconda del momento. Vediamo in lontananza Isola Bianca che, dall'altra parte, arranca penosamente verso Nord. Loro sono diretti verso Partheni... Svernerà lì la loro barca.

Comunque, per quanto ci riguarda, il July, se fosse necessario, ha mostrato ancora una volta d'essere una buona barca. Quando ha dovuto navigare col mare sul muso, ha affrontato le onde con il suo solito stile tranquillo e sicuro: nessun problema reale. Solo un po' di pazienza per via del fatto che la navigazione in questo caso si fa un po' più lenta.

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Leros Marina: ci stavano aspettando. Il July era atteso perché tutto era prenotato da tempo.

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Ormai siamo arrivati all'ultima tappa: siamo al marina dove tra qualche giorno metteremo il July in secca per il prossimo inverno. Abbiamo il volo per rientrare a Milano il prossimo 1 Ottobre... Tra circa una settimana. Non sono molte le cose da fare che abbiamo “nella lista”.

Ad ogni modo, dopo due giorni passati all'ormeggio, arriva il momento di alare la barca. Tutto viene fatto bene e velocemente. In men che non si dica il July si trova ben sistemato a terra in un bel posto centrale vicino sia ai servizi che al bar-ristorante (...anche alla direzione che si trova nello stesso stabile).

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Leros Marina: in men che non si dica, il July è ben sistemato per il prossimo inverno.

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Così, dopo pochi giorni, ci prepariamo alla partenza. Ci accompagna però un po' di “suspence” fino all'ultimo: infatti, con forti venti gli aerei non arrivano e non partono nella piccola e corta pista dell'aeroporto di Leros ed un piccolo “uragano mediterraneo” ha deciso di marciare verso l'Egeo mettendo a rischio la nostra partenza.

Ma, alla fine, siamo fortunati. Tutto si svolge regolarmente e la perturbazione, nel suo tragitto verso di noi, si “sgonfia”. Facciamo scalo ad Atene e, subito dopo, abbiamo la coincidenza per Milano. Ad Atene lo scalo è di quelli che ricorderemo a lungo: abbiamo meno tempo di quel che pensavamo di avere e dobbiamo correre per passare da un terminal all'altro... Ma arriviamo in tempo e a Milano ci aspettano Claudio e Giannina che ci vengono a prendere.

Ciao July, dormi bene. Ci vedremo l'anno prossimo.