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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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AURORA

Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

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In un piovoso pomeriggio nella prima metà del mese di febbraio 2021 ci troviamo distesi sul divano di casa a guardare noiosamente la televisione che, come spesso accade, trasmette pubblicità. Siamo chiusi in casa per il lockdown imposto dal governo a causa della pandemia COVID-19 che impazza in questo momento. Quasi tutta l'Italia è in zona rossa e la Lombardia è tra le regioni maggiormente attaccate dal virus.

Viviamo in una sorta di limbo difficile da descrivere. Io e Margherita siamo ormai in pensione da tempo e non siamo costretti ad uscire per andare a lavorare o per andare a scuola... Entrambe attività che espongono al contagio. Per noi è quasi facile evitarlo. Quindi viviamo come se la pandemia non ci riguardasse consapevoli però di quel che accade fuori. La televisione trasmette incessantemente aggiornamenti continui e noi percepiamo il ritmo di questa tragedia per il via vai continuo delle ambulanze che partono da un centro della "Croce Bianca" poco distante da noi.

Nessuno di noi due ha idea di quel che sta per succedere. Un avviso sonoro del mio smartphone attira la mia attenzione: è arrivata una e-mail. Una maledetta pubblicità... Devono aver preso il mio indirizzo da qualche parte... Vendono una barca usata in eccellenti condizioni.

Di solito cancello queste e-mail all'arrivo senza leggerle, ma durante la pausa promozionale in TV bisogna pure passare il tempo.

"Guarda Margherita" - dico senza convinzione - "guarda che bella barca. È uno splendido 43" tenuto in modo impeccabile."

"Smettila di farmi vedere le solite porcherie" - dice lei con generico disprezzo - "Sempre le solite cose."

"No...No..-" - insisto - "È una barca bellissima... Guarda"

​Così, distrattamente, si convince a dare un'occhiata.

"Orpo" - così dicendo si scuote dalla sua posizione sdraiata mettendosi seduta - "È veramente bella! Dai, telefona."

Pochi secondi e compongo il numero. Non so esattamente quello che faccio... Più che altro è un gioco... Una curiosità. Chissa quanto costa?

Rispondono quasi subito: "Ci spiace signore... La barca è già venduta... L'abbiamo venduta subito... Ci scusi ma non riusciamo a togliere l'annuncio da internet."

La delusione è grande. Chissà quali strani meccanismi psicologici si sono impossessati di noi. Sappiamo bene che l'acquisto di una barca non è in programma... Non ci pensiamo neanche... Si, però... Un conto è se siamo noi che non la vogliamo comprare, tutta un'altra faccenda è invece se sono gli altri che ci impediscono di farlo.

Ci rimaniamo male... Malissimo.

Mentre io sprofondo sempre più contrariato nel divano, Margherita fa una rapida ricerca in internet sullo smartphone che tiene sempre con se. Si ricorda bene che da anni dico che il giorno che dovessi decidere di comprare una barca nuova questa sarà un OCEANIS 381 Clipper. È la barca del nostro caro amico Dimitri e la conosciamo bene.

"Guarda Marcello" - mi porge il telefono per mostrarmi la foto - "Vendono questo bellissimo Beneteau... La barca è a Chiavari... In Liguria... Ma non è proprio quella che piace a te?... Dai, telefona."

Compongo il numero. Mi risponde immediatamente il broker che mi da le prime informazioni... "La barca è tenuta in modo spettacolare. I proprietari sono gente molto ricca che la usano pochissimo e la mantengono senza badare a spese. Se vuole vederla, ho le chiavi e la procura a vendere... Posso mostrargliela in ogni momento."

"C'è il problema del lockdown" - rispondo - "Non ci si può muovere da casa... Non posso comunque cambiare regione..."

"A questo provvediamo subito" - incalza il broker - "le invio una e-mail che certifica che lei è atteso per una visita tecnica a bordo prima di concludere l'acquisto. La allega all'autocertificazione ed è autorizzato al viaggio".

 

Il giorno dopo siamo a Chiavari... La barca è bellissima... È amore a prima vista. Firmo un assegno e la barca è nostra.

 

 

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La barca come appare nella foto inviataci dal broker. Nella foto ha appena fatto carena nel luglio 2020.

Che dire... Siamo alle solite. Una volta messi n moto... Con la complicità del broker (evidentemente interessato a vendere) andiamo e torniamo da Chiavari alcune volte... Definiamo i dettagli della trattativa e procediamo ai controlli di routine per essere sicuri di acquistare uno scafo nelle perfette condizioni che ci hanno garantito. Infine, il giorno 26 febbraio ci diamo appuntamento per il passaggio di proprietà. Prendiamo un hotel a Chiavari per alcuni giorni e finalmente, la mattina del giorno 28, in una splendida giornata di sole, prendiamo possesso definitivamente della barca.

Ormai siamo saliti a bordo e sarà difficile farci scendere. Nonostante si sia in pieno inverno, decidiamo di vivere a bordo sin da subito. Ho preso accordi con il vecchio proprietario che ci ha concesso di usare il suo posto fino a quando arriverà la sua nuova barca... La porteranno dei marinai professionisti da Marina di Nettuno. Inoltre, possiamo usare il loro posto auto all'interno del porto per tutto il tempo che resteremo qui.

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Il nome ci piace subito e decidiamo di mantenerlo.

Comincia quindi un periodo di transizione. I problemi sono molti. Dobbiamo preparare la barca ad affrontare un lungo viaggio: sappiamo bene che la porteremo in Egeo per la stagione estiva. Occorrerà fare molti controlli. La barca sembra nuova: è veramente ben tenuta. Questo è dovuto al fatto che è stata usata poco... Proprio questo potrebbe essere il punto. Tutto funziona perfettamente, ma cosa accadrà quando tutte le sue parti verranno messe sotto pressione? Sappiamo bene che si presenteranno sicuramente alcuni problemi che al momento sono nascosti... È inevitabile.

...E poi abbiamo il problema del July. Che ne facciamo? Al momento si trova in Grecia... Dobbiamo metterlo in vendita.

Nel frattempo comunque facciamo la bella vita. Nonostante il lockdown, Chiavari è bellissima ed i ristoranti chiusi non ci preoccupano. Conosciamo bene i negozietti liguri nei quali fare cambusa.

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Margherita familiarizza con la nuova barca. Cominciamo a prenderne possesso.

Per fortuna le giornate di sole non mancano e la vita scorre piacevole a bordo di AURORA. Inoltre ho avuto una "dritta" da un amico che potrebbe risolvere il problema di come organizzare la vendita del July. Purtroppo, venderlo in Grecia non è una scelta intelligente. Non potendo vivere nei pressi della barca, dovremmo commissionare un broker per questo. Ma costoro di solito fanno poco o nulla per vendere una barca. Mettono un po' di annunci ed aspettano i clienti. Potrebbero volerci anni prima di venderla. Inoltre, nel frattempo, dovremmo pagare il cantiere per tenercela e le opere di manutenzione per mantenerla in efficienza (una barca abbandonata a se stessa, anche se in perfetto stato, dopo alcuni mesi si sporca e va ricontrollata tutta di nuovo). Tutto questo richiederebbe comunque la nostra presenza... Non si può affidare la barca a qualcuno... Penserebbe solo a mungere soldi.

Questo amico mi ha messo in contatto con lo Yachting Kroton Club che sarebbe disposto a valutare la nostra candidatura come soci con posto barca assegnato. Sarebbe un privilegio ed una soluzione per noi. Potremmo portare AURORA a Crotone e poi andarci a prendere il July in Grecia per fare il "trasloco" con le due barche affiancate allo Yachting Club.

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L'interno di AURORA dove passiamo molto tempo al chiuso quando fuori è buio o fa freddo o il tempo è cattivo.

Trascorriamo un mese e mezzo a Chiavari prima che si possa partire. Il cattivo tempo invernale non intende mollare... Almeno a mare. Anche quando abbiamo sole a terra infatti, non è infrequente che fuori soffi a burrasca. Nel frattempo le nostre speranze si concretizzano ed otteniamo l'iscrizione allo Yachting Kroton Club.

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Il pozzetto di AURORA al mattino in una bella giornata di sole invernale... Chiavari nello sfondo.

Finalmente il giorno 15 aprile si apre una finestra di tempo maneggevole e partiamo alla volta di Crotone. Purtroppo sarà una previsione meteo sbagliata. Onde e vento in prua ci costringeranno a cambiare destinazione. La prima tappa di circa 70 miglia avrebbe dovuto essere Marina di Cala De' Medici ma siamo costretti a rifugiarci a Viareggio dopo circa 50 miglia di viaggio duro e bagnato.

AURORA ha avuto occasione di mostrarci che abbiamo una vera barca di "razza". Niente da dire. Non ci si aspettava un debutto così duro... Ma tant'è.

 

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AURORA all'ormeggio nel porticciolo di San Vincenzo.

Comunque, per la cronaca, da Viareggio "saltiamo" Cala De' Medici e troviamo posto al Marina di San Vincenzo (foto sopra). Solo una sosta tecnica. Siamo così in vista dell'Elba e potremo proseguire per Santo Stefano, tappa successiva.

Il viaggio è cominciato e da qui comincia un'altra storia.

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