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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Chiavari-San Vincenzo
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Navigation
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A fine febbraio, quando acquistiamo AURORA, concordiamo che useremo il posto nel marina (compreso il posto auto) per tutto il tempo che ci servirà fino a quando il vecchio proprietario non si presenterà con la sua nuova barca reclamando i suoi diritti.
Alla fine di marzo ci sentiamo pronti a partire. La barca è stata controllata e tutto è pronto... Ma il meteo continua a rimanere ostile. Uno scirocco da medio a forte si alterna nei giorni che si susseguono in questo immobilismo forzato.
Un punto fermo della nostra strategia è l'idea di tornare in Grecia con la nuova barchetta... Ma non dobbiamo perdere di vista il July. Infatti sappiamo bene che dovremo venderlo e prima ci riusciremo prima avremo la mente libera per affrontare le avventure che ci aspettano.
Ecco quindi la strategia: sono riuscito ad avere un posto barca annuale allo "Yachting Kroton Club" di Crotone... Porteremo AURORA al suo nuovo posto e poi andremo a prenderci il July a Preveza (Grecia) per affiancarlo alla nostra nuova barca e fare il benedetto "trasloco".
Metteremo subito in vendita il July che rimarrà in secca al cantiere del nostro amico Elio che si presterà per le visite dei potenziali acquirenti. Noi, a quel punto, faremo vela per l'Egeo.
...Ma il maltempo continua.
Foto dai nostri itinerari
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Una bella foto presa a Camogli nel corso di una gita per ingannare il tempo.
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AURORA è pronta da un pezzo e a furia di aspettare, a fine marzo, la nuova barca del "vecchio proprietario" arriva... Dobbiamo trovarci un nuovo posto. Per fortuna in questo momento dell'anno ci sono molti scafi a terra... Non facciamo fatica a risolvere il problema e ci spostiamo di pochi metri alla banchina di fronte.
Il vento continua a rimanere forte e contrario.
Se non fosse per la nostra impazienza, in fondo sarebbe solo una bella vacanza. Chiavari è molto bella e noi siamo praticamente di casa: per decenni, venendo da Genova-Pegli, abbiamo fatto qui la prima tappa delle vacanze estive per fare cambusa e controllare che a bordo tutto funzionasse a dovere.
Finalmente, quando ormai si cominciava a temere che il bel tempo non arrivasse più, il meteo dà luce verde (sarà buono fra tre giorni). Appena il tempo per organizzare un viaggio a casa e lasciare l'auto.
Siamo in piena "pandemia COVID". Non vogliamo viaggiare in treno: andremo a casa in macchina e, per il ritorno, Milano-Chiavari, prenderemo un taxi.
Facciamo tutto in una giornata e la mattina del 14 aprile (2021) salpiamo appena svegli per Cala Dei Medici... Una settantina di miglia... Così... Tanto per non rimanere "con le mani in mano". La copertura meteo è decisamente buona e dobbiamo approfittarne.
Partiti da chiavari con sole e mare piatto. Dopo solo mezzora arrivano le nuvole.
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Abbiamo fatto un piano di navigazione che fissa il primo scalo questa sera a Cala Dei Medici... In modo che domani sera si possa "cenare" all'Argentario.
Per avere un'idea del percorso, riportiamo di seguito la solita mappa tratta da Google.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
La linea gialla indica la rotta prevista, quella rossa indica la rotta reale.
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Purtroppo sperimentiamo qualcosa che diventerà una costante in questo viaggio: il cattivo tempo. Sia chiaro, non parlo di condizioni meteo pericolose: abbiamo solo vento ed onda contrari che ci rendono la vita a bordo poco confortevole. Aprile è ancora presto per andare per mare; l'acqua, alla fine dell'inverno, è più fredda che mai... Soprattutto se c'è vento. Quest'ultimo poi, passando sul mare si raffredda ulteriormente e piomba addosso al "povero marinaio" carico di umidità che non fa che accentuare la sensazione di freddo di un ambiente che adesso appare ostile.
Il cambiamento ci sorprende subito dopo aver scapolato il promontorio di Sestri Levante e, in non più di quindici minuti, un'onda di 70 cm rompe sulla prua decelerando l'andatura.
Sono molto infastidito da questo contrattempo... Soprattutto mi preoccupa l'inaffidabilità del meteo. Già da qualche anno ci siamo accorti come i cambiamenti climatici abbiano cambiato le "carte in tavola" ai simulatori che vengono usati per le previsioni che così risultano spesso inaffidabili.
Dopo un paio d'ore di dura navigazione, cerco mentalmente di "fare il punto" della situazione: voglio cercare di pensare positivo... Ed ecco le mie riflessioni...
Innanzitutto non mi nascondo il fatto che il mio amore per il July non accenna a decrescere. Voglio dire che le sue qualità marine mi sono note mentre considero AURORA una sorta di "roulotte-galleggiante". Certo una barca piena di spazio e di comodità, ma che paga queste doti con un comportamento sul mare non all'altezza delle prestazioni del July. Una concessione a Margherita che saggiamente, con l'avanzare dell'età, cerca qualcosa di meno "sportivo".
Ma è veramente così?
Ebbene, invece devo proprio ricredermi. Aurora avanza a cinque nodi contro un mare che avrebbe costretto il July a tornare indietro... E lo fa di solo motore.
Inoltre non sbatte sull'onda. Certo, bisogna dosare bene la spinta (numero di giri)... Ma un marinaio queste cose le sente ed io, dopo tanti anni di pratica, imparo in fretta.
Comunque le giornate sono ancora corte e non ho voglia di arrivare a Cala Dei Medici col buio. Non mi fido di questa situazione. Tra il COVID ed il fatto che siamo fuori stagione potrei non trovare nessuno ad assistermi... Ad indicarmi il posto... Alla reception per pagare (domattina voglio salpare presto).
Decido di chiamare "La Madonnina" a Viareggio: accorceremo il viaggio e domani si vedrà.
Come spesso accade ai naviganti, il tempo cambia di nuovo. Rileviamo Porto Venere a sinistra quando improvvisamente il mare intorno a noi si calma quasi del tutto. Mancano poco più di venti miglia al porto di Viareggio dove hanno promesso di aspettarci. AURORA fila sette nodi in rotta diretta e già ci sembra d'essere ormai arrivati. In realtà mancano circa tre ore... Ma il contraccolpo psicologico, tutto positivo, dovuto al rasserenarsi del tempo ed all'aumentata velocità fa questo scherzo.
Alle 16h:15' circa siamo all'ingresso del porticciolo.
L'ingresso del porticciolo di Viareggio (da una foto presa in internet).
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Al nostro arrivo una persona si fa trovare in punta sul pontile più esterno facendoci cenno di seguirlo fino al posto assegnato. Con la sua assistenza ormeggiamo in un attimo. Mi fiondo allora alla direzione del marina per pagare la sosta: domattina partiremo presto.
Rifletto sulla prima giornata di navigazione su AURORA: abbiamo percorso una cinquantina di miglia, buona parte delle quali con mare contro e vento tra i 15 ed i 25 nodi (a seconda del momento).
Due sono i pensieri che si affacciano alla mia mente. Il primo riguarda il comportamento della nuova barca: se devo giudicarla da questa giornata di navigazione, devo dire che rimango "sospettosamente" ammirato. Intendo dire che si è comportata molto bene, ma rimango sospettoso... Servirà ben altro prima di formulare un giudizio che abbia senso. Il secondo pensiero riguarda invece il COVID, o meglio, il fatto che l'Italia sia tutta in "lock-down". In mare siamo da soli (...è anche aprile) ed a terra i vari marina sono chiusi... O quasi.
A proposito di questo fatto... Per la tappa di domani non voglio sorprese: telefono per riservare un posto. Come già noto, alcuni marina sono legati a "filo doppio" con le capitanerie che chiedono copia dei documenti di bordo delle barche che vogliono prenotare sostenendo che la navigazione è da considerarsi interdetta. Io non sono riuscito ad ottenere un vero "lasciapassare", quindi non posseggo un documento che mi autorizzi in forma esplicita a fare questo viaggio. Ho interpellato in proposito la capitaneria di Chiavari e, telefonicamente, quella di Genova. Entrambi mi hanno detto che la compresenza di documenti che certificano il recente acquisto della barca, congiuntamente con la lettera dello Yachting Kroton Club che attesta che il mio posto, con contratto annuale, è a Crotone documenta il mio stato di necessità: stato di necessità al quale si fa esplicito riferimento nel decreto che istituisce il "lock-down".
Comunque non ho nessuna voglia di imbattermi in qualche ottuso "comandante" zelante il quale interpreti diversamente questa norma creandomi una montagna di problemi.
Sono sicuro di essere in regola, ma sono anche sicuro che mi convenga tenermi alla larga dalle mille autorità "competenti" (si fa per dire) che infestano le acque italiane.
Così scarto un paio di marina che vogliono i documenti in anticipo prima di concedermi il passaggio ed accetto di fare tappa a San Vincenzo in un marina che non mi chiede nulla.
San Vincenzo è a poche miglia dall'Elba: sarà una tappa semplice e profiqua. Domani saremo all'Elba.
In navigazione ormai in vista di San Vincenzo.
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Come mi aspettavo, la tappa da Viareggio a San Vincenzo si rivela una passeggiata: una tappa senza storia (se non fosse per il passaggio tra i bassifondi delle Secche di Vada).
Il passaggio di AURORA sulle secche di Vada (foto del plotter di bordo).
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Ed eccoci a San Vincenzo. Anche in questo caso, avvertito via radio il marina del nostro arrivo, abbiamo ottenuto assistenza. Sono sceso a terra prima di "rassettare" la barca dopo la navigazione; ho preferito ancora una volta pagare subito per "liberarmi" da ogni impegno.
AURORA continua a comportarsi molto bene. Sto prendendo confidenza col plotter: sembra funzionare molto bene, ma non "suscita" le mie simpatie. Il suo funzionamento è pesantemente anti-intuitivo... Ma è un "pezzo di pregio"... Roba per ricchi... E me lo farò andar bene.
AURORA nel suo posto barca nella sosta a San Vincenzo.
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Rimane un'ultima "chicca" da ricordare in questa sosta: l'acquisto di un vero cappello da marinaio. La temperatura è ancora bassa per navigare e bisogna coprirsi bene. Margherita vede un bel cappello di lana pesante che fa bella mostra i sè nella vetrina del "prestigioso" Yacht Chandler del marina... È un pò caro, ma il freddo è pungente... Domattina mi farà comodo uscendo dal porto.
La foto sotto mostra il "comandante" con in testa il nuovo cappello... La scritta non è proprio quella che si addice ad un "vero lupo di mare", ma tant'é... È sempre meglio che affrontare il mare a testa nuda, soprattutto nelle prime ore del mattino.
A proposito, ho deciso e sono anche riuscito a prenotare: domani si va a Porto Santo Stefano.