- indietro -
La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Da Cirò ad Erikoussa
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Navigation
- indietro -
Ora che abbiamo portato il July a Crotone, comincia un periodo di frenetico "lavoro". Ho già messo un'annuncio per vendererlo ed ho qualche contatto di gente che vuol venire a vederlo. Per prima cosa, mi do da fare per il trasloco... Una faticaccia... È più agevole fare il trasloco di una casa che di una barca.
Poi, come da copione, con Margherita ci diamo da fare per metterlo in "assetto" per le visite a bordo dei potenziali acquirenti. Non ci facciamo illusioni. Non sarà semplice venderlo. Intendiamoci: la barca è buona ed è in ottimo stato, pronta a prendere il mare (veniamo adesso da Preveza, in Grecia). Il fatto è che è datata. Voglio dire che le barche, già a partire dagli anni novanta, presentano un maggiore spazio nel pozzetto ed una migliore abitabilità... Vedremo!
Intanto preparo un video (vedi sotto) da inviare, insieme ad una scheda tecnica, a chi vuole maggiori informazioni.
Foto dai nostri itinerari
- click -
Il video realizzato a Crotone dopo aver messo il July in assetto "visita a bordo" (istruzioni)
- indietro -
Ho messo solo annunci gratuiti su internet e sembra proprio che siamo fortunati: questi periodi di lock-down tengono la gente a casa e tutti spendono molto tempo su internet. Abbiamo diverse persone interessate. Quando mi chiamano, do loro qualche informazione e poi fornisco l'accesso al sito (www.ilviaggiodeljuly.it), nel quale trovano "La scheda tecnica" già bella e pronta da guardare.
Non intendo tediare nessuno con i particolari... Cosa incredibile: abbiamo venduto il July in una settimana. Anzi, per essere più precisi, il giorno della vendita si sono presentati due potenziali clienti pronti entrambi a procedere all'acquisto. Ho avuto lo sgradevole compito di dover dire ad uno dei due che purtroppo era arrivato tardi (di 20 minuti).
A questo punto abbiamo alcune cose da fare prima di partire. Innanzitutto devo procedere alla formalizzazione della vendita. Inoltre, anche se la barca è stata venduta in acqua, io ho preteso di metterla a terra da Elio così come previsto in modo da fare alcuni piccoli lavori che ho dichiarato che avrei fatto a mio carico prima di venderla.
Contact
ilviaggiodeljulymail@gmail.com
Il July, una volta venduto, viene messo in secca nel cantiere del nostro amico Elio a Crotone.
- indietro -
Le giornate sono dense, fatte da mille impegni e mille cose da fare. Oltretutto, perdiamo inutilmente tempo e fatica nel tentativo di riuscire a farci il vaccino. Non ci riusciamo. Partiremo per la Grecia comunque e vedremo di farlo "in loco" quando sarà possibile.
Finalmente il 22 giugno siamo pronti: alle prime luci del giorno AURORA salpa con destinazione Santa Maria Di Leuca. Siamo felici... Elettrizzati.
Ma una "doccia fredda" ci aspetta. Appena usciti dal porto metto in rotta ed inserisco il pilota automatico:​
NON FUNZIONA.
Margherita mi stressa insistendo che vuole continuare lo stesso, ma è una cosa da pazzi. Sono irremovibile. Non si tratta solo di un problema di comfort (fare viaggi così lunghi stando sempre al timone è impensabile), si tratta anche di un problema di sicurezza. Avere il pilota automatico è come avere un uomo a bordo che governa mentre io rimango libero per fare qualsiasi tipo di lavoro occorra in navigazione.
- indietro -
Margherita fa buon viso a cattiva sorte...
Torniamo quindi mestamente indietro e riportiamo AURORA al suo posto. È dura per noi, tante speranze sembrano trasformarsi in pura illusione. Apparentemente, potrebbe sembrare un problema da poco: in fondo si tratta di un guasto; basta ripararlo.
Ma il problema è proprio questo. Sappiamo che a Crotone non esiste persona in grado di effettuare questo tipo di intervento. Il pilota automatico di AURORA appartiene ad un sistema integrato piuttosto complicato ed occorre uno specialista.
Chiediamo una qualche "dritta" a tutti coloro che conosciamo: accettiamo qualsiasi suggerimento. Alla fine, non so chi, ma qualcuno ci dice che esiste una persona che viene dall'Emilia Romagna, che ha sposato una donna di Cirò e che si è trasferito qui in Calabria. Dovrebbe proprio essere lo specialista che cerchiamo. Si è trasferito da poco e non ha ancora una vera e propria attività strutturata. Quel che conta però è che sembra facesse proprio questo lavoro.
Alla fine riesco a contattarlo: da come parla è veramente un esperto. Mi chiede al telefono di fare alcune verifiche sull'impianto... Caspita!... Conosce bene il sistema. Mi guida da remoto, mi fa capire ed io riesco a rispondere in modo adeguato. Mi da alcuni suggerimenti e infine ci accordiamo: domattina porteremo la barca a Cirò e domani pomeriggio verrà a bordo a fare un controllo. Intanto, faccio tesoro delle informazioni che ricevo ed eseguo un reset di tutto il sistema (computer, plotter, pilota automatico, etc.).
Così l'indomani di buon'ora lasciamo Crotone per la seconda volta. Sembra una bella giornata di sole con mare calmo: mi aspettano 18 miglia di turno al timone: ma questa è la vita del povero marinaio.
Dopo essere usciti dal porto, metto la prua a Nord e provo ad "inserire il pilota"... Miracolo!... FUNZIONA.
Faccio un'ipotesi: sviluppo un'idea chiara su cosa potrebbe essere successo. Prima di partire ho spostato la barca per andare a fare il pieno di gasolio. Nel fare questo, quando siamo tornati all'ormeggio ho dimenticato di spegnere il computer del sistema di autogoverno (mentre ho spento il resto). Quando ho riacceso tutto, prima di partire, devo aver omesso di rispettare la giusta sequenza e le varie parti non sono riuscite a "sincronizzarsi" correttamente. Conclusione: ricevevo un codice d'errore ed il pilota (giustamente) si rifiutava di funzionare.
Bene!... Siamo molto sollevati. Io soprattutto: sono convinto che tutto funzioni perfettamente. Comunque aspetto con ansia la visita dell'esperto.
Intanto si alza un vento teso da Nord che comincia a diventare fastidioso. All'altezza della foce del fiume Neto abbiamo 27 nodi sul naso. Dev'essere un fenomeno locale perché abbiamo un'onda corta di prua piuttosto aggressiva ma che non è più alta di 60 cm. Non è un vero mare; piuttosto è il vento che soffia veramente forte.
Comunque a mezzogiorno entriamo nel porticciolo di Cirò e contattiamo la Lega Navale per avere un posto per la notte. Un ragazzo ci riceve e ci sistema nella "vasca" del travel lift. Non è un vero posto: ci dobbiamo accontentare. Da dove siamo, non si vede anima viva. Abbiamo l'appuntamento alle 14h:00', decidiamo di mangiare a bordo con calma e poi aspettare.
Cirò vista dalla prora di AURORA. In giro non si vede anima viva... Persino le finestre sembrano tutte chiuse.
- indietro -
Alle 14h:00', puntualmente come aveva detto, lo specialista si presenta. Sale a bordo e comincia subito a verificare l'impianto. Ci dedicherà un'ora e mezza tra test, verifiche, misure e spiegazioni. Alla fine non si fa pagare e va via lasciandoci del tutto tranquilli: tutto funziona a bordo.
Alle 15h:30' abbiamo finito gli impegni e sappiamo di dover attendere le 18h:00' che arrivi qualcuno in ufficio per pagare. Continuiamo a non vedere in giro anima viva... Il tempo non passa mai e il posto non ci invita a passare una sera a terra. Dopo un po' io e Margherita ci guardiamo:"che ne dici se partiamo adesso?"
Alle 16h:00' molliamo gli ormeggi e facciamo rotta diretta. Se andiamo in Grecia con una sola tappa recuperiamo il giorno peduto. In rotta!... Si va ad Erikoussa.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
La Rotta di AURORA da Cirò ad Erikussa, isola dell'arcipelago di Corfù..
- indietro -
È evidente che non avevamo programmato una notte per mare... Almeno fino a pochi secondi prima di partire da Cirò. Ma abbiamo fatto bene a prendere questa decisione. La barca è pronta. Abbiamo potuto testarla nel viaggio da Chiavari a Crotone e sappiamo bene che quel "guasto" del pilota automatico non era un "guasto" ma una svista.
A Cirò ci siamo sentiti bloccati; come a dover pagare lo "scotto" per venir fuori da una situazione che ci aveva preoccupato ed infastidito non poco.
Cirò fa parte del problema. Il viaggio è invece la soluzione definitiva.​
Abbiamo messo tutto alle spalle e siamo partiti finalmente per la Grecia.
Il mare è decisamente calmo; il vento è assente... AURORA scivola veloce nella notte... Con un "fantasma" al timone.
AURORA scivola veloce nella notte... Con un "fantasma" al timone.
- indietro -
Alle 11h:00' del mattino successivo entriamo nel porticciolo di Erikoussa dove troviamo due o tre barche in tutto. Abbiamo tutto il posto che vogliamo. SIAMO IN GRECIA... AURORA È IN GRECIA!...
Ci sentiamo freschi e riposati. La notte in mare non ci è pesata per niente e siamo in vacanza.
Erikoussa ci appare subito molto bella e, dopo aver pranzato a bordo, scendiamo a terra per una prima esplorazione: eccoci su una nuova isola da scoprire.
Qui sotto qualche foto.
Qualche foto presa in occasione della nostra sosta ad Erikoussa. (istruzioni)
- indietro -
Ci sarebbe da raccontare un fatto che ci ha toccato profondamente, ma ho deciso di citarlo appena perché tocca la sfera dei sentimenti d'amicizia.
Nel 2011, durante la nostra sosta a Pylos, abbiamo fatto amicizia con Franca e Sandro ( -click- ). All'epoca ci avevano parlato del fatto che volevano aprire un'attività proprio sull'isola di Erikoussa sulla quale, al momento, non c'erano che poche case (il porto era di là da venire...). Beh!... Li abbiamo cercati e li abbiamo trovati. È stato un momento bellissimo per noi... Quanti ricordi!...
Ciao Franca, ciao Sandro... Vi auguriamo ogni bene e vi pensiamo anche se gli anni passano e non tutti gli amici si possono ancora incontrare frequentemente sul proprio cammino.