000levkas-othonoi2010800x600
005iljulyamonastir
0095taverna
0075bibliotecadiadriano2
002unionjack59x38

- indietro -

La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

001italianflag59x38

Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

header1200x184

Fine

gabbianoinvolo
julyhome5

Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Agropoli e Paestum

Navigation

- istruzioni -

* vedi itinerario 2009

- indietro -

Al primo albeggiare, dopo una notte tranquilla nella rada di Ischia Castello, abbiamo ripreso il mare in rotta per Agropoli. L'intenzione era quella di arrivare e sistemarci in porto per attendere al sicuro la burrasca annunciata.

001portodiagropoli750x563

Foto dai nostri itinerari

fotocamera3

click -

Vai a consultare il meteo

bussola

Vista del porticciolo di Agropoli​

- indietro -

Agropoli era una meta mai toccata prima ed una sosta, anche se forzata, sarebbe stata ben spesa per fare del turismo in un posto "nuovo". Inoltre, vicino ad Agropoli vi sono da visitare i templi greci di Paestum. Il porticciolo ad Agropoli era piuttosto pieno… quasi al completo. Fortunatamente abbiamo trovato un posticino in un pontile galleggiante privato a pagamento (foto sotto).

002iljulyadagropoli750x563

Contact

 

ilviaggiodeljulymail@gmail.com

Il July nel porticciolo di Agropoli 

- indietro -

La burrasca annunciata da Nord-Ovest avrebbe colpito il molo di sovrafflutto con violenza e noi avevamo proprio un posto a ridosso della gettata. C'era solo da sperare che non sarebbe stato troppo scomodo… Ma la barca era comunque al sicuro e noi pure. Dovevamo fare una lunga camminata prima di raggiungere il centro abitato: percorrere tutto il molo esterno e quasi tutta la banchina fino ad una salita che portava verso il centro. Le informazioni raccolte appena sbarcati ci rassicuravano però sul fatto che la barca non avrebbe "ballato" in modo eccessivo. Così, dopo aver posto la massima cura possibile nel rinforzare gli ormeggi, ci siamo dedicati al turismo. Per prima cosa, siamo andati a cercare informazioni: cosa c'è da visitare ad Agropoli, come raggiungere Paestum, dove mangiare , etc. Avendo quindi le idee chiare, abbiamo deciso di visitare il paese nel pomeriggio, fare spese e mangiare in barca la sera ed infine andare con l'autobus a Paestum l'indomani mattina. Il bus non era considerato un mezzo “rassicurante”. Abbiamo scoperto dove partiva ma dove scendere non era chiaro. Chiunque, interpellato sull'argomento, rispondeva di chiedere sull'autobus alla gente che gentilmente ci avrebbe indicato la fermata. Peccato che con poche corse giornaliere il bus fosse sempre pieno, l'autista irraggiungibile e la possibilità di vedere bene fuori dai finestrini praticamente nulla: ci si doveva fidare. Avremmo scoperto poi che il problema dell'andata, che ci preoccupava tanto, sarebbe stata poca cosa rispetto al ritorno… Ma non anticipiamo gli eventi.

003daisyapaestum750x563

Erano templi enormi, edificati per stupire... E ci riescono benissimo anche oggi.

- indietro -

Ad Agropoli una piazza funge da "stazione dei bus" e la nostra corsa faceva capolinea proprio qui. Essendoci presentati molto per tempo, siamo saliti che l'autobus era ancora quasi vuoto. Tuttavia, in poco tempo, la gente si è ammassata e, quando siamo partiti, la folla era proprio come da previsioni. Al momento di scendere, tutti hanno fatto a gara per darci l'indicazione più precisa per raggiungere l'ingresso del sito archeologico.

004daisyapaestum2750x563

- indietro -

Siamo arrivati un po' prima dell'orario di apertura. Così abbiamo potuto godere di una sosta al fresco sorseggiando una bibita prima di entrare. Lo spettacolo è stato subito emozionante. Le dimensioni dei templi apparivano in tutta la loro imponenza e lo stato di conservazione aveva del "miracoloso" (si tratta pur sempre di una zona sismica). Lascio alle immagini che seguono il compito di descrivere quel che abbiamo visto.

- indietro -

istruzioni

Album fotografico della visita a Paestum ed Agropoli col suo castello...

Come abbiamo anticipato, il ritorno è stato "diverso" dall'andata. Appena usciti dal cancello, ci siamo portati sulla strada e siamo andati alla ricerca di un cartello che ci mostrasse, senza ombra di dubbio, dove attendere l'autobus che, forse, sarebbe passato. Naturalmente, del cartello non abbiamo trovato neanche l'ombra. Ma la cosa era ancor più complicata dal fatto che in prossimità dell'uscita vi era l'immissione di un'altra strada che, essendo per forma e dimensioni uguale alla prima, rendeva impossibile stabilire quale strada fosse la principale e quale la secondaria. Sapevamo di dover attendere ad una cinquantina di metri dal punto di confluenza… Si, ma dove? Quale delle due strade? La necessità però aguzza l'ingegno… Ed ecco l'idea: io avrei atteso il bus in una strada cercando di non perdere il contatto visivo con Margherita che avrebbe fatto lo stesso nell'altra. Il primo che avesse visto arrivare l'autobus avrebbe chiamato l'altro. Così Margherita si è inoltrata al di la del punto di confluenza allontanandosi da me qualche decina di metri con qualche albero e cespuglio che, qua e la, ci dividevano. Fatti pochi passi, la prima auto che sopraggiungeva nel frattempo si é fermata subito: "Vuole un passaggio signorina?" - Era un giovanotto di ottantadue anni, proprietario terriero, che su di una Panda si recava in città. Margherita, con la sua solita prontezza, gli ha aperto subito la portiera impedendogli di ripartire e, con tutto il fiato che aveva in gola, si é messa ad urlare: "Presto Marcello, corri, il signore gentilmente ci da un passaggio".Non sto a dire il resto… Siamo saliti tra angurie e zucchine; Margherita convenientemente si è seduta nei sedili posteriori, poi abbiamo chiuso la portiera e ci siamo profusi in ringraziamenti. Il vecchietto, ripresosi dallo sgomento iniziale, ha avuto la prontezza di fare buon viso a cattiva sorte. Naturalmente non ha rinunciato a fare il galante ad oltranza… Così ha cominciato ad elencare a Margherita tutti i suoi possedimenti, le rendite, le case etc. Io ero piuttosto preoccupato per la disinvoltura con la quale portava la sua Panda tra i grossi camion che infestavano la strada… Ad ogni buon conto, siamo arrivati a destinazione senza danno e senza inconvenienti. Margherita ha aggiunto un'altra "tacca" in memoria delle sue conquiste… Io ho "raggiunto", più semplicemente, la barca sano e salvo. Un sospiro di sollievo ed un po’ di relax… fino alla prossima avventura. Fuori intanto… La burrasca soffiava forte e le onde davano l'assalto al molo di sovrafflutto… Ma nel July si stava bene… ben protetti all'interno del porto. 

Come creare un sito web con Flazio