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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Fine

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Andiamo a prendere il July

Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Navigation

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Dopo pochi giorni dal nostro arrivo qui a Crotone, abbiamo avuto il nostro posto definitivo sul pontile che a noi piace di più. È bello sentirsi membri di un club così ben gestito dove tutti i soci sono aperti e gentili contribuendo a creare un'atmosfera serena e rilassata. Ci accorgiamo però che non basta il buon carattere di tutti gli amici che ci circondano per ottenere questo risultato; in realtà la maggior parte del merito va alla gestione attenta del duo formato da presidente e vice-presidente che, in modo discreto, tengono costantemente tutto sotto controllo. Costoro si avvalgono della collaborazione di due "marinai" che fanno praticamente tutto il lavoro. Sono quattro persone eccezionali... Ciascuno nel suo ruolo.

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Foto dai nostri itinerari

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Ci hanno appena assegnato il nostro posto definitivo....

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In questi giorni, non abbiamo potuto fare a meno di pensare e ripensare al nostro viaggio appena concluso: il viaggio di Aurora da Chiavari a Crotone. Abbiamo percorso circa 670 miglia nautiche ed abbiamo adesso un'idea abbastanza chiara su come si comporti la nostra barca a mare. Mi sento tanto sorpreso quanto soddisfatto. Dal punto di vista nautico, quando ho deciso di acquistare AURORA, non avevo alcuna pretesa... Probabilmente avevo dei pregiudizi. Devo invece ammettere che abbiamo uno scafo di tutto rispetto... Anzi... Ho l'impressione che AURORA esprima il meglio di sè in condizioni meteo impegnative. La stagione estiva deve ancora arrivare... La maggior parte delle miglia le percorreremo da qui a settembre... Vedremo!

Ma adesso pensiamo al July.

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Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 1)

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Contact

 

ilviaggiodeljulymail@gmail.com

Nella cartina si vede bene Preveza... Dove il July è rimasto in secca per tutto l'inverno.

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Al momento il July si trova a Preveza (vedi sopra). Ci sarebbe da chiarire perché. L'anno scorso avevamo deciso di portarlo a Crotone per metterlo in secca nel cantiere dell'amico Elio. Arrivati a Palairos, dove ci siamo fermati per qualche giorno, ho chiamato Elio per avere conferma che tutto fosse pronto secondo i piani. Ho allora appreso con sorpresa delle restrizioni alla navigazione (particolarmente allo sbarco) applicate in Italia al momento... Soprattutto per coloro che venivano dall'estero. Pertanto, abbiamo deciso di mettere il July in secca a Preveza dove adesso andremo a prenderlo.

 

Il piano sarebbe semplice: si va a Preveza in "qualche modo", si mette il July in acqua e lo si porta a Crotone per affiancarlo ad AURORA e fare alfine il "trasloco".

Già... Ho detto... Sarebbe semplice...

Sarebbe semplice se non ci fosse la pandemia. Prima di partire, abbiamo cercato di fare il vaccino (il primo) a Chiavari (nella regione Liguria avevano aperto alla vaccinazione in farmacia). Ma la farmacia ha rifiutato la nostra prenotazione in quanto residenti in Lombardia. A Crotone abbiamo avuto la nostra Odissea nel ripetuto tentativo di vaccinarci. Gran dispendio di tempo ed energie sempre con esito negativo. Non ci resta che arrangiarci.

 

E così facciamo.

 

​Evito di dilungarmi circa le restrizioni per viaggiare e le certificazioni che ho dovuto procurarmi... Diciamo semplicemente che il 12 maggio a prima mattina ci mettiamo in marcia. Primo step: arrivare a piedi fino alla stazione ferroviaria di Crotone.

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Data la pandemia, quando arriviamo alla stazione ferroviaria di Crotone la troviamo completamente deserta.

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Alla fine di questa bella "scarpinata" mattutina, entriamo finalmente in stazione: un deserto, non c'è anima viva (foto sopra). Visto poi che non ci sono treni in stazione, ci chiediamo anche se alla fine arriverà il nostro per permetterci di partire.

Invece, in barba alle cattiverie che si sentono sulle Ferrovie dello Stato in Calabria, il treno arriva in orario. Come si vede dalla foto sopra, la linea non è elettrificata. Pertanto quel che arriva è un treno a propulsione deisel. Ad ogni modo, sul treno siamo quasi soli e troviamo la nostra carrozza pulita e confortevole. Siamo diretti a Taranto dove cambieremo treno per arrivare fino a Brindisi.

A Taranto, ancora una volta, il treno parte in orario (questa volta la linea è elettrificata) e prendiamo il posto prenotato in una carrozza quasi vuota. Quando arriviamo a Brindisi, concordiamo il prezzo con un taxi che ci porta direttamente al terminal del porto dove dovremo presentarci con i nostri voucer per ottenere la carta di imbarco.

Non nascondo una certa apprensione... Al momento di salire sulla nave, il personale di bordo che presiede le procedure di imbarco dovrà controllare tutta la nostra documentazione ed ha facoltà di "lasciarci a terra" se, per qualsiasi motivo, non dovesse ritenere valide le nostre carte.

Rimaniamo tre quarti d'ora a domandarci come andrà a finire questa storia... Siamo obbligati a rimanere seduti in sala d'attesa fino a quamdo ci chiameranno.

Vediamo i grossi camion imbarcarsi uno ad uno ed alla fine, quando decidono di chiamarci, non controllano nulla... Prendono solo la metà dei biglietti di loro competenza e ci fanno passare (la nave è cipriota). Uff!... Siamo a bordo.

 

Ancora una volta, siamo quasi soli. Voglio dire che sono quasi tutti camionisti che portano le merci di qua e di là. Sul quadrato a poppa, dove ci sistemiamo, una sola giovane coppia greca siede sull'unico tavolo occupato oltre al nostro (foto sotto).

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Per quanto ne sappiamo, questa è l'unica coppia di viaggiatori oltre noi... Esclusi i camionisti naturalmente.

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Il fatto che abbiamo deciso di viaggiare in pieno lock-down non vuol dire che siamo disposti a rischiare con incosciente indifferenza. Rimaniamo sempre a distanza dalle poche persone intorno a noi e, se dobbiamo avvicinare qualcuno, indossiamo prontamente la mascherina. Inoltre, passeremo tutto il tempo in cabina dove ceneremo con le provviste che abbiamo portato con noi espressamente per questo scopo. La cabina, d'altra parte, è molto confortevole.

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La nostra cabina sulla nave che ci porta a Igoumenitsa.

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Il mare è buono e la nave è grande. Al mattino dopo, in perfetto orario, alle sei, la nave mette i motori al minimo per entrare in porto. Lo sbarco avviene in fretta... Siamo praticamente soli. Per uscire dal porto però ci obbligano a fare il tampone. Ci troviamo tutti in fila distanziati ed all'aperto insieme ai camionisti che sono la totalità, o quasi, delle persone presenti. Però dobbiamo dire che sono veloci ed efficienti.

Fatto il tampone, siamo liberi di uscire e troviamo subito ad attenderci il nostro "amico" tassista che viene da Preveza. Ho fatto in tempo a concordare la cosa prima di partire da Crotone.

​In pochi minuti ci troviamo in un'altro mondo: siamo comodamente seduti su un'auto di lusso, la giornata è bella e la strada è libera... Aspettaci July... Stiamo arrivando.

 

Quando arriviamo, troviamo la barca in ottimo stato. Un po' di "sano lavoro" per una pulizia generale e siamo pronti a vivere a bordo... Anche se siamo in secca.

C'è da dire che siamo consapevoli del fatto che al momento in Grecia le barche private non possono circolare. Pertanto, anche se tutto è verificato e la barca è pronta a partire, il cantiere non può mettere nessuna barca in mare.

Ma il ministero greco dei trasporti ha ufficialmente annunciato che le barche turistiche potranno entrare e circolare nelle acque territoriali greche nella seconda metà del corrente mese di maggio: non ci resta che aspettare.

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Il July pronto ad andare in acqua deve aspettare che il governo greco autorizzi le barche private a navigare.

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Così, obbligati ad un'attesa forzata, non abbiamo molto da fare e siamo costretti ad oziare facendo piccoli lavoretti, leggendo, guardando qualche film sul computer o, peggio, andando a "perder tempo" al ristorante. Per fortuna noi siamo gente addestrata: in questo mondo bisogna saper soffrire.

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È troppo presto per il pranzo... Una birretta per aperitivo ci aiuterà ad aspettare.

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Alla fine, se Dio vuole, ci annunciano che ci metteranno in acqua. Non siamo i primi (come avrei sperato), ci saranno un paio di imbarcazioni prima di noi. Io non mi fido. Temo qualche contrattempo che faccia rinviare il varo del July a domani. Non faccio che andare su e giù per il cantiere facendomi vedere dagli operatori che lavorano alle barche che andranno in mare per prime: che vedano bene che siamo pronti.

 

Poi, finalmente l'annuncio: "state pronti ai piedi del July, lo veniamo a prendere per il varo".

 

Uff!... Le operazioni si concludono in fretta. Siamo tutti esperti ed ognuno fa la sua parte. Per conto mio non dimentico di spurgare la cuffia dell'asse dell'elica: occorre far fuoriuscire l'aria che rimane intrappolata quando la barca va in secca... In caso contrario si brucerebbe la cuffia (un danno molto serio che costringerebbe ad alare la barca di nuovo).

 

Una volta in mare, il July sembra tutto a posto e decidiamo di andare ad ormeggiare di fronte al cantiere, davanti all'abitato di Preveza, una cittadina che amiamo particolarmente.

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Il July, appena messo in acqua, ormeggiato di fianco in banchina a Preveza. È il 19 maggio 2021.

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Siamo euforici. Alla fine tutto è andato bene. Oggi è il 19 maggio e siamo a mare... Ma oggi è anche il giorno del compleanno di Margherita. Visto che è ora di pranzo, ce ne andremo dal nostro amico "ristoratore": si tratta del padrone di un ottimo ristorante che ama gli italiani e che ha deciso di trattarci da amici. Ogni volta che ci vede ci riempe di coccole, ci porta da assaggiare di tutto ed alla fine, quando è il momento di pagare, ci porta un conto onesto sulla base delle sole cose da noi ordinate... Il resto è offerto dalla casa.

La foto sotto, credo che sia più esplicativa di molte parole.

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Margherita nel "nostro" ristorante a Preveza nel giorno del suo compleanno.

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Rimaniamo tre giorni (...e tre notti) a Preveza, attendiamo che molli un vento teso da Nord-Ovest che ci impedisce di risalire verso Nord. Poi finalmente, il 22 maggio partiamo per la prima tappa che ci porterà a Crotone. Prendiamo il mare in direzione di Paxos, un'isoletta ad una trentina di miglia dallo sbocco a mare di questa laguna sulla quale sorge Preveza.

Paxos è un'isola bellissima e molto gettonata, soprattutto dalle barche italiane che scendono dall'Adriatico ogni estate per fare le vacanze nella Grecia Ionica. Non si trova mai posto e le barche si addossano le une sulle altre rendendo la sosta un vero inferno... Noi preferiamo normalmente tenerci alla larga. Ma adesso... Con la pandemia... Possiamo azzardarci ad andare.

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Una foto incredibile che mostra il July tutto solo nel porticciolo di Gaia (Gaios per i greci), nell'isola di Paxos.

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Beh!... Ormai siamo in viaggio. Dormiremo una notte a Paxos e poi andremo verso Nord... Abbiamo intenzione di passare "internamente" all'isola di Corfù per poi sbucare a Nord e virare verso Othonoi. Qui faremo una sosta tecnica per passare la notte in modo da traversare il canale di Otranto il giorno dopo.

 

A Corfù conosciamo un posticino da "pirati" dove fare scalo tra vecchi amici che vivono in barca.

 

Così il giorno dopo partiamo per Benitses (Μπενίτσες in greco), sulla costa Est dell'isola di Corfù dove hanno costruito un porticciolo che le lungaggini burocratiche della Grecia hanno abbandonato a stesso. Ciò vuol dire che la Guardia Costiera se ne disinteressa e non esiste nessuna autorità... Vi si bivacca gratis e ci si gode il paesino: uno dei più carini su questa costa.

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Partiti da Paxos, ci mettiamo in rotta verso Nord. Andiamo a passare la notte nel porticciolo di Benitses.

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La giornata è bella ed il viaggio è senza storia. Quando arriviamo di fronte al porto di Benitses ci accorgiamo da lontano che non si vede la solita "selva" di alberi da vela. Inoltre, vediamo svettare un paio di gigantesce gru che non ci dicono nulla di buono.

Infatti, quando entriamo ci viene incontro un gommone da lavoro per ordinarci di uscire immediatamente. Esiste un'ordinanza della capitaneria che vieta espressamente l'ingresso: nel porto ci sono lavori per farne un marina in piena efficienza prima di fine giugno.

Non so che fare... Non voglio arrendermi all'evidenza... Spiego al "marinero" che vogliamo solo passare la notte perché l'indomani partiremo all'alba... Siamo in viaggio...

Dalla faccia non sembra essere propenso ad interessarsi ai fatti nostri. Anzi, sembra proprio irremovibilmente deciso a cacciarci fuori.

Penso proprio che questa volta dormiremo all'ancora da qualche parte...

​Poi, quando ormai sembra proprio che non ci sia nulla da fare, sentiamo un urlo venire dalla banchina. Qualcuno ci conosce e spende una buona parola per noi... Si tratta di vecchie conoscenze che hanno qui la barca: hanno fatto un accordo con la società per rimanere (pagando fior di quattrini) al loro posto.

Insomma... Il marinero cede. Possiamo rimanere. Per oggi hanno finito di lavorare e domattina non vogliono trovarmi ancora dentro all'inizio della giornata lavorativa. È quel che voglio.

 

Passiamo una serata meravigliosa. Andiamo a cena al ristorante che più amiamo in questo posto. Ci riconosce e facciamo festa. I greci sono speciali.

 

L'indomani mattina all'alba riprendiamo il mare perfettamente riposati e contenti d'aver avuto la fortuna di passare ancora una notte in questo porto che ormai è destinato a diventare "off limits" (per i prezzi e per l'indisponibilità di posti).

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Il July, in navigazione verso Nord, sfila davanti alla fortezza veneziana di Kerkyra (Corfù).

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È una bellissima giornata di sole e poco dopo essere usciti dal porto di Benitses sfiliamo di fronte alla fortezza veneziana di Kerkyra, il capoluogo dell'isola di Corfù (foto sopra).

Vento praticamente inesistente: AURORA procede veloce a motore e, nel pomeriggio, buttiamo l'ancora a ridosso della piccola diga foranea dello sbarcatoio nell'isola di Othonoi. Da qui a Santa Maria Di Leuca abbiamo cinquanta miglia di mare circa: l'attraversamento del Canale D'Otranto.

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Il July all'ancora nel porticciolo di Othonoi in attesa del balzo per tornare in Italia.

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Al mattino dopo partiamo all'alba: vogliamo arrivare presto per goderci una serata a Santa Maria Di Leuca. Andiamo avanti senza problemi con mare calmo, poco vento ed un bel sole nel cielo. Anche questa tappa trascorre senza storia.

 

Quando invece da qui partiamo per andare a Crotone, abbiamo un venticello che riusciamo ad agguantare; così mettiamo la barca alla frusta. Stiamo concludendo l'ultimo viaggio sul July... Poi verrà messo in vendita e passeremo definitivamente oltre. Che dire?... Un po' di nostalgia ma anche tanta speranza per il futuro. 

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La galoppata verso Crotone:  6,7 Nodi - 53 miglia all'arrivo.

Che bello arrivare a Crotone questa volta!... Non è come al solito che dobbiamo cercarci un posto barca da qualche parte. Adesso siamo di casa... Siamo membri dello Yachting Kroton Club... AURORA ci aspetta ed anche i marinai sanno del nostro arrivo. Ho ottenuto il permesso di affiancare il July ad AURORA per qualche giorno. Nessuno ha fatto difficoltà... Siamo tra amici.

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Nella foto sopra, presa dal pozzetto di AURORA, si vede il July ormeggiato a poca distanza da noi.

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Anche la "seconda tranche" del programma è conclusa. Il July è a Crotone e noi abbiamo rimesso i piedi su AURORA. Nei prossimi giorni faremo il trasloco e poi lo metterò in vendita. Comunque vada, ormai sentiamo odore di libertà... Voglio dire che dopo qualche giorno di tentata vendita, metteremo il July in secca da Elio e partiremo con AURORA per l'Egeo. I potenziali acquirenti che dovessero manifestare l'intenzione di vedere la barca, la vedranno in secca in cantiere. Elio è informato ed è d'accordo.

La bella galoppata a gran velocità che il July ci ha regalato nell'ultina tappa ci è sembrato quasi un regalo d'addio. Tanta nostalgia e tanto affetto nei confronti di questa barca generosa che ci ha dato tanto.

Faremo in modo che il suo prossimo proprietario le "voglia bene" quanto gliene abbiamo voluto noi.

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