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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
La guerra a Leros
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Not everybody knows that, during the second world war, Italian and English soldiers fought together, side by side, and, unfortunately, they died together in a dramatic battle against Germans.
At the moment, we are in Leros Island (Dodecanese - Greece ). After our visit to the war museum here we feel surprised...
This page has the intent to share with our English friends what we know now.
For those that are interested in deeper historical information there is an interesting web site (it is in Italian but Google Translator may help you): https://www.dodecaneso.org
You find some "no comment pictures" at the end of this page.
Nel periodo che vide l'Italia impegnata a "rincorrere" le grandi potenze europee nella corsa ai "possedimenti d'oltremare", ovvero nel periodo coloniale, l'Italia scoprì ben presto l'importanza di una potente flotta navale in grado di far sentire la propria "presenza" anche in zone molto lontane da casa. La nostra marina, che aveva il comando del Mediterraneo Orientale nell'isola di Rodi, subiva pesantemente la mancanza di un porto adeguato alle nuove esigenze strategiche di espansione che richiedevano una certa capacità logistica e quindi un vero e proprio arsenale in una base navale organizzata. Fu così che il comando ritenne di trovare nell'isola di Leros quelle caratteristiche naturali che potessero fornire una adeguata protezione al naviglio e buone possibilità di attrezzare un'ottima difesa permanente. In questa isola molto frastagliata, furono scelte due insenature in grado di fornire riparo naturale alle navi: Porto Lago che si apre a ovest nel sud dell'isola e Partheni, un'ampia baia nella zona nord.
Foto dai nostri itinerari
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Elaborazione di un'immagine di Gogle Maps (immagine satellitare 1)
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L'isola di Leros con le sue baie più importanti
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Voglio qui riportare una curiosità interessante. Un caro "vecchietto" che parla un ottimo italiano , col quale ci si intrattiene quasi ogni giorno in questo periodo in cui scrivo, ci racconta dei suoi ricordi dell'epoca italiana e della guerra. Lui lavorava come postino a Porto Lago (Porto Lakki oggi). Nei depliant turistici i greci sostengono che il nome Lakki viene da Lago, in quanto la baia é molto protetta dal mare. In verità, sostiene il nostro simpatico "testimone" il nome deriva da quello del Governatore di tutte le isole: all'epoca, Mario Lago.
Avendo saputo tutte queste cose che, devo confessare, prima ignoravo, ho deciso di farne partecipe l'amico che mi legge e che abbia voglia di curiosare.
Per le informazioni storiche, rimando al seguente sito in italiano:
Per quanto riguarda la nostra personale esperienza, riferisco che esiste ed abbiamo visitato un "Museo Della Guerra" realizzato in modo molto suggestivo in una galleria antiaerea qui a Leros. Eccone, qui di seguito, alcune foto.
Album fotografico del "Museo della Guerra" di Leros
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