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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Pasqua 2014 a Leros
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Margherita, ormai già da qualche giorno, fremeva per partire… Era stufa di stare "ferma" a Leros (una cosa a caso). Ma abbiamo dovuto fare un paio di cosette (la riparazione delle “palline” del sensore del vento in testa d’albero che hanno deciso di andarsene durante l’inverno e la pompa dell’acqua del motore che non smetteva più di fare pipì) e così ci siamo attardati. A questo punto, visto che il meteo aveva deciso di puntarci un pochino… Ci siamo fermati al Marina che ha organizzato una festa di Pasqua per tutti i suoi ospiti.
Foto dai nostri itinerari
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Una clip girata al Marina di Leros durante la festa di Pasqua 2014
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La festa è stata fatta allo “Skipper’s bar”. Sul retro, in una zona fuori portata dalla nostra vista, hanno installato gli spiedi dove hanno cucinato alcuni capretti. Poi hanno imbandito un tavolo self-service con ogni ben di Dio… Tutto secondo la tradizione greca. È proprio stata una bella festa dove abbiamo potuto incontrare tutti gli amici di qui.
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ilviaggiodeljulymail@gmail.com
Una "carrellata" video sulla festa della Pasqua Ortodossa 2013 al Marina di Leros.
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In quei giorni, ormeggiato davanti al July dalla parte opposta del pontile, avevamo una barca francese di nome Combava (un nome dal chiaro "sound" africano...) con a bordo una coppia con la quale abbiamo scambiato più volte due chiacchere.
Venivano da un mezzo giro del mondo nel quale erano riusciti a percorrere quasi le stesse miglia sufficienti per fare un giro completo.
Partiti dall'Isola de La Réunion (vicino all'isola di Mauritius), hanno percorso tutto l'Oceano Indiano visitando diversi luoghi, per poi fermarsi a Puchet, in Thailandia, per un paio d'anni... Infine sono tornati indietro e sono entrati in Mediterraneo attraversando il Canale di Suez.
Pierre e Dominique, questi i loro nomi, sono in seguito diventati amici carissimi coi quali abbiamo passato parecchie volte lunghi periodi in giro in barca insieme.
