- indietro -
La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Stagione 2017 - "Dov'è il July adesso?"
Navigation
- indietro -
N.B. - Questa pagina contiene il "LOG" delle tappe del July nella stagione 2017. Per sapere dove si trova il July al momento, occorre andare in fondo alla pagina.
Rientriamo a Poros (dove il July ha svernato in secca a Galatas) ai primi di Aprile. Ci concederemo un mese per fare i lavori annuali e da qui partiremo per i nostri giri per le isole. Quest'anno abbiamo voglia di bighellonare senza mete assegnate per ritrovare quei luoghi che tanto posto trovano fra i nostri ricordi più cari.
Partiamo da Galatas il 4 di maggio e tocchiamo le isole di Kea, Syros, Tinos e Paros. Al momento in cui scrivo (15/05/2017) siamo rifugiati a Naxos per una burrasca da Nord che durerà alcuni giorni.
Foto dai nostri itinerari
- click -
Il July a Naxos il 15 5 2017, appena entrato in porto per trovare protezione da una burrasca.
- indietro -
Nota inserita nel 2020
Nella foto sopra, subito dietro il July, si intravede un copriranda giallo con la scritta Isola Bianca. È la barca di Aldo e Rosy immortalata proprio quando ci siamo conosciuti (come si sa, diventeremo grandi amici).
Salendo alla Chora, per raggiungere i resti del castello veneziano e della chiesetta adiacente, facciamo una foto (vedi sotto). Per chiarezza diciamo che qui a Naxos la Chora si trova in una collinetta appena al di sopra dell'attuale porticciolo dove ci troviamo all'ormeggio.
Nella foto si vede (poco in verità) il blu del mare delle Cicladi imperlato dai bianchi frangenti così frequenti da queste parti. La burrasca in corso, naturalmente, non incide sui collegamenti tra le isole (qui sono abituati). Il mezzo che entra in porto nella foto è un moderno catamarano veloce di dimensioni “pazzesche” e, proprio grazie alle sue dimensioni, riesce a navigare in questo mare senza neanche accorgersi del maltempo.
Contact
ilviaggiodeljulymail@gmail.com
Naxos il 22 5 2017, ancora burrasca da Nord. In mare non c'è nessuna barca.
- indietro -
Il 24 maggio (data famosa per gli italiani), dopo una lunga sosta a Naxos partiamo verso le Piccole Cicladi dove sbarchiamo nell'isola di Koufonisi. Conosciamo già questo luogo incantevole ancora incontaminato (ci sono solo poche seconde case che rimangono chiuse tutto l'anno tranne d'estate). Entrati in porto, vediamo le banchine tutte sgombre; troviamo solo due o tre barche di passaggio. Ovviamente la stagione deve ancora iniziare.
Il July arriva a Koufonisi, nelle Piccole Cicladi (ancora oggi una delle isole incontaminate dell'Egeo)
- indietro -
Arriviamo alle 11 del mattino dopo una navigazione senza storia. Essendo ancora presto, possiamo godere praticamente dell'intera giornata sull'isola. Margherita fa il bagno e non è l'unica a sguazzare in acqua. Io, più prudentemente, semplicemente mi astengo.
A due passi dalla barca, c'è una spiagetta di sabbia fine e bellissima che contorna un mare color smeraldo che ricorda la Sardegna (foto sopra).
Comunque, ci fermiamo solo una notte: in realtà vuole essere solo una sosta tecnica per spezzare il viaggio. Le previsioni meteo confermano la forte instabilità del tempo. Finita la burrasca da Nord (che abbiamo preso in porto a Naxos) se ne preannuncia già un'altra da Sud Ovest. Vogliamo far coincidere il suo inizio (prima che il mare possa diventare aggressivo) con la nostra traversata verso l'isola di Patmos (la più a Nord del Dodecaneso) dove siamo diretti.
Partiamo alle sei del mattino seguente con un cielo nuvoloso che annuncia il cambiamento. Ancora una volta, la strategia funziona: facciamo un viaggio velocissimo e confortevole ed alle 15h:40' entriamo in porto a Patmos.
Il July, appena arrivato a Patmos (Margherita sta montando la capote invernale contro il vento).
- indietro -
Appena ormeggiati a Patmos, Margherita monta la capote invernale per proteggerci dal vento da Sud già piuttosto sostenuto. La traversata è andata benissimo e resteremo diversi giorni a Patmos. Sappiamo di una festa interessante per la Pentecoste alla quale, quest'anno, vogliamo assistere.
P.S.
Rimaniamo a Patmos undici giorni. Affittiamo anche una moto per buona parte del periodo e ne approfittiamo per fare delle gite giornaliere a terra o per andare a fare il bagno pranzando in una taverna sulla spiaggia.
Una delle giornate passate a Patmos nella sperduta spiaggia di Lampi, a nord dell'isola.
- indietro -
Il giorno 6 di giugno del 2017, partiamo da Patmos per approdare a Lipsi (un'altra isoletta sperduta a Nord di Leros). Nell'isola di Lipsi, prendiamo posto al pontile nuovo e ci rimaniamo una sola notte. Il giorno dopo, 7 giugno 2017, partiamo con l'idea di fermarci a Pandeli, nell'isola di Leros. Dopo una navigazione tranquilla di un paio d'ore, entriamo nel porticciolo per cercare posto ma non troviamo neanche un buco. Così, riprendiamo il mare e ci portiamo dall'altra parte dell'isola a Porto Lakki. Qui troviamo un posto all'AGMAR MARINA dove rimaniamo fermi cinque giorni; acqua, corrente, docce... Tutti questi comfort rischiano di "rammollirci". Così, quando la perturbazione decide di lasciarci, ritorniamo a Pandeli determinati a trovarci un ormeggio ad ogni costo.
Nell'isola di Leros, a Pandeli, il July tra i pescatori.
- indietro -
Naturalmente, una volta arrivati a Pandeli (12 giugno) ed entrati nel porticciolo, ci accorgiamo che non esiste un buco libero nel quale trovare una sistemazione possibile. A questo punto, facciamo una manovra ardita sistemandoci dove apparentemente non c'è posto ma comunque in modo da non dare fastidio a nessuno. Ci piazziamo proprio in mezzo alle barche da pesca... Ma senza disturbare. Un pescatore, molto gentile, viene persino a prenderci una cima per aiutarci durante la manovra.
Nell'isola di Leros, a Pandeli, il July, in fondo, tra i pescatori.
- indietro -
Dalla foto sopra, si vede bene come siano tutti pescatori in questo porto (le barche da diporto formalmente non sono ammesse, ma sono comunque tollerate dai locali a patto che non diventino troppe). Pandeli è una località che conosciamo bene e, tra gli abitanti, c'è qualcuno che si ricorda di noi. Quando andiamo in spiaggia, il titolare di una taverna che abbiamo molto frequentato in passato, esce per venirci incontro. Così, dopo i soliti convenevoli, ci fermiamo per il pranzo.
Nell'isola di Kàlymnos, a Palionnisou, il July alla boa.
- indietro -
Da Pandeli, dopo una bellissima sosta, ci siamo muoviamo verso Kàlymnos (il 21 giugno). Passiamo una giornata nella splendida baia di Palonnisou. Siamo insieme ai nostri amici Aldo e Rosy che hanno preso la boa subito dietro di noi (foto sotto).
- indietro -
Nell'isola di Kàlymnos, a Palionnisou, "Isola Bianca", la barca di Aldo e Rosy, alla boa dietro di noi.
Il 22 giugno, dopo la bella sosta di Palionnisou, ci spostiamo nel porto di Kàlymnos. Conosciamo tutto di questa amata isola e la sosta, per noi, ha il sapore di un rientro. Come sempre accade in questi casi, siamo soprattutto curiosi di capire se e cosa è cambiato dopo l'ultima volta in questo scalo.
Nell'isola di Kàlymnos, in passeggiata, sorseggiamo un "ouzo" seduti in un bel bar.
- indietro -
Il 26 giugno, molto prima di quanto avessimo programmato, decidiamo di salpare per andare a Kardamena, sulla costa sud di Kos. Per spezzare il viaggio, decidiamo però di fare scalo a Kos Town. Anche in questo caso, siamo curiosi di sapere cosa è cambiato dalla nostra ultima volta.
Sosta nel porto antico di Kos Town, nell'isola omonima. Il July trova posto facilmente.
- indietro -
Il 27 giugno, dopo una sosta tranquilla (in un porticciolo dove di solito la tranquillità non è sempre garantita), partiamo per andarcene a Kàrdamena: la nostra meta. Abbiamo la ferma intenzione di starcene li per un mesetto.
La sera a Kardamena, ben ormeggiati proprio nel posto che più ci piace, ci godiamo la tranquillità, l'atmosfera ed i colori del tramonto (come si vede dalla foto sotto).
- indietro -
Finalmente nel porto di Kàrdamena, dove abbiamo intenzione di sostare a lungo.
In verità, abbiamo molti buoni motivi per sostare a lungo a Kàrdamena. Il posto ci attrae, fare la spesa qui è un vero piacere e fare il bagno in una bella spiaggia con acqua limpida sempre invitante è facile: basta fare pochi passi e ci si trova nel bel mezzo di diverse file di ombrelloni, sdraio e lettini a non finire. La gente è sempre allegra e festosa ovunque si posi lo sguardo e, “dulcis in fundo”, verranno a trovarci con l'aereo da Milano tre nostri carissimi amici ai quali abbiamo prenotato un hotel a poca distanza dal porto (foto sotto).
Una serata in taverna, a Kàrdamena, con nostri carissimi amici venuti da Milano
- indietro -
Il 3 agosto partiamo per l'isola di Nisyros, poche miglia in direzione sud. Abbiamo intenzione di fare un bel giro tra le isole che occupano il tratto di mare da Kos a Rodi. Non abbiamo ancora deciso se toccheremo Rodi: nel mese di agosto c'è un po' troppa gente... Ma sicuramente faremo scalo a Chalki che non abbiamo ancora visto.
Il July a Nisyros quando ormai cala la sera.
- indietro -
Il 6 agosto riprendiamo il mare in direzione sud. Siamo diretti a Tilos che non vediamo dal mese di settembre del 2011. Infatti, vi abbiamo fatto scalo solo una volta, quando a fine estate abbiamo fatto il giro del Dodecaneso venendo da Creta.
- indietro -
Il July a Tilos nel minuscolo porticciolo, l'unico nell'isola.
Il 7 agosto finalmente lasciamo l'ormeggio per la tappa più intrigante di questo viaggio. Siamo diretti all'isola di Chalki. Non ci siamo mai stati e siamo piuttosto incuriositi. Occorre sapere che, a poca distanza tra Karpatos e Rodi, sulle coste esposte al Meltemi, esiste un piccolo arcipelago pieno di isole, scogli e basi fondali. Chalki è lo scalo nell'isola principale. Quando siamo passati da quelle parti nel 2011, stavamo cercando rifugio a riparo della costa sud-est di Rodi a causa di una burrasca annunciata in arrivo in quel momento. Così abbiamo tirato dritto e, per un motivo o per l'altro poi non ci siamo più passati.
- indietro -
Il July entra a Chalki, uno scalo banchinato protetto dal Meltemi (non esiste un vero porto sull'isola).
La sosta in quest'isola sperduta ci affascina e siamo contenti di aver deciso di fare “una capatina” fino a qui. Tuttavia decidiamo che un giorno di sosta è sufficiente. Esiste un unico pontile galleggiante al quale attracchiamo ed il via vai di barche e barchini durante le ore del giorno non ne fa uno scalo confortevole... Per fortuna la sera si calma tutto. Così, dopo una notte tranquilla, il giorno 8 agosto, decidiamo di fare rotta per l'isola di Symi dove sappiamo che ci aspetta un caro amico.
Margherita a passeggio per i moli di Symi mentre il July è a Pedi Bay da dove siamo venuti a piedi.
- indietro -
Il 10 agosto rientriamo a Nisyros dove ci aspettano degli amici con i quali abbiamo deciso di passare insieme il ferragosto. La sosta si annuncia interessante: sulla stessa isola si organizzano ben due feste. Una sarà quella del capoluogo Mandraki (Μανδρακι), l'altra sarà nel monastero di "Panagia Kira".
Il 18 agosto, dopo le feste, si torna a Kardamena. Anche qui troveremo altri amici che ci aspettano. Vogliamo passare ancora qualche giorno con loro per poi partire per Leros dove abbiamo organizzato un periodo speciale con alcuni amici che verranno a trovarci da Milano.
Il 28 agosto partiamo per Leros. Avremo vento e mare contro... Quindi decidiamo di spezzare il viaggio sostando in rada a Vathì nell'isola di Pserimos (foto sotto).
Pserimos: nell'ancoraggio di Vathì. (Βαθύ) Passeremo qui la notte prima di riprendere il viaggio.
- indietro -
Il 29 agosto giungiamo a Pandeli e troviamo “miracolosamente” un bel posticino tutto per noi nel porto pescatori sempre affollato di barche da pesca di tutte le dimensioni. Qui sosteremo per una quindicina di giorni. Abbiamo prenotato un hotel per i nostri amici che verranno a trovarci da Milano e passeremo una piccola vacanza insieme.
Il lungomare di Pandeli visto dall'hotel "Castelo".
- indietro -
Il 13 di settembre decidiamo di portare il July dall'altra parte dell'isola. Ci muoviamo da Pandeli ed andiamo a Lakki dove prenderemo posto, ben protetti, all'interno della gettata di Leros Marina. Un marina tra i più sicuri del Mediterraneo dove, ben ormeggiato, il July passerà il prossimo inverno in acqua.
Il July a Leros Marina dove riposerà per tutto il periodo invernale nella stagione 2017/2018.
- indietro -
Nella cartina qui sotto, si vede bene la posizione del July. L'isola di Leros, situata nel mare Egeo di fronte alla costa turca, fa parte del Dodecanneso, un gruppo di isole che furono “suolo italiano” o "avamposto italiano" nel Mediterraneo orientale dal 1912 alla fine della seconda guerra mondiale. È un'isola dove le testimonianze di quel periodo sono ancora molto presenti. Soprattutto nella località di Lakki, tutta edificata con un'architettura tipica del “ventennio” ben nota a noi italiani.
- indietro -
La rotta seguita dal July nella stagione 2017