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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Malta, La Valletta, Mdina
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Il July, al marina di Msida (Malta-La Valletta), non aveva trovato un buon posto barca, un posto tale da consentirci di rimanere a Malta il tempo sufficiente per visitare tutto quanto avessimo in programma. Così, siamo rientrati a Mgarr dove il nostro "amico" comandante del Marina ci ha assegnato lo stesso posto che avevamo prima di partire. Così, una volta ben sistemati, abbiamo deciso di approfittare dell'ottimo collegamento tra Gozo e Malta via ferry (traghetto), nonché dell'eccellente servizio di autobus di Malta, per programmare un ritorno sull'isola principale che ci consentisse di vedere il resto (foto sotto).
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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il tratto di mare tra le isole di Gozo e Malta
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Abbiamo quindi preso il traghetto (che era in partenza davanti al July dall'altra parte del porto) e siamo andati a Malta: per la precisione a Cirkewwa (lo scalo più vicino) a prendere l'autobus per La Valletta. La foto che potete vedere qui sotto è stata presa alla partenza dal traghetto. In effetti, quando con la barca siamo rientrati da Malta al porto di Mgarr, abbiamo trovato che il posto da noi occupato precedentemente era ancora libero. Pertanto, ci siamo permessi, semplicemente, di rioccuparlo senza chiedere niente a nessuno. Poi, una volta scesi a terra, siamo andati in capitaneria dove siamo stati accolti come amici.
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ilviaggiodeljulymail@gmail.com
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La traversata con il ferry è durata una ventina di minuti. Appena arrivati in porto a Cirkewwa, abbiamo trovato l'autobus per La Valletta che ci aspettava pronto a partire: siamo riusciti a salire tra i primi ed abbiamo così preso un posto sedendoci "davanti" con tanto di vista "panoramica" dal parabrezza. Siamo scesi a La Valletta: alla "fontana dei Tritoni" per essere più precisi. Da lì, siamo andati direttamente alla "concattedrale di San Giovanni Battista" che non avevamo mai trovato aperta nella visita precedente. La chiesa, al suo interno, si presenta decisamente "sontuosa"… Non avrebbe potuto essere altrimenti… I "Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni" erano un ordine aperto a tutti i nobili provenienti dai maggiori regni europei dell'epoca: tutta gente ricca e potente. Così, i nobili Cavalieri di ciascuna nazione facevano a gara per costruirsi l'ostello più bello a loro riservato oppure, com'è il caso della "concattedrale di Malta", la propria cappella all'interno della chiesa.
la navata centrale della Concattedrale di San Giovanni Battista a Malta.
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Mi spiego meglio. La chiesa presentava la sua navata centrale riccamente decorata; da questa si dipartivano lateralmente delle opportune “rientranze” dove erano state create le “cappelle di lingua”. Queste ultime venivano arricchite da ciascun paese (solo i più importanti in Europa, almeno all'epoca). Neanche a dirsi, quella italiana è "la più bella tra le belle" ed ospita un piccolo Caravaggio: San Girolamo Scrivente (vai a vedere le informazioni su questo dipinto -click-).
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"San Girolamo Scrivente": il quadro del Caravaggio nella "Cappella degli italiani"
Invece, in una " zona " separata (non appartenente ad una sola nazione), si può ammirare un altro dipinto del Caravaggio: "La decollazione di San Giovanni Battista". Questo dipinto valse al pittore la nomina a "Cavaliere dell'ordine di San Giovanni" (titolo a lungo rincorso dall'artista per ottenere l'immunità dopo la condanna alla decapitazione che, all'epoca, era ancora in vigore). Qui sotto compare, per l'appunto, l'immagine del famosissimo quadro in questione. (vai a vedere le informazioni sul dipinto - click - )
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La decollazione di San Giovanni Battista - La Valletta - Malta
Naturalmente, gli interni della concattedrale sono così ricchi e pieni di opere d'arte che i quadri del Caravaggio, se non li si va a cercare, neanche si vedono. Uno,"San Girolamo scrivente", è posto in una lunetta in alto nella cappella dell'Italia, l'altro, "La decollazione del Battista", si trova in un locale separato dal corpo principale della chiesa: l'Oratorio. Inoltre, senza una certa preparazione culturale, le due opere si "perdono" fra le tantissime altre che coprono ogni angolo disponibile della basilica.
Conclusa la visita alla "concattedrale San Giovanni Battista", abbiamo trovato dove mangiare qualcosa in un localino semplice ma caratteristico a poca distanza dalla chiesa. Poi,raggiunta la "fontana dei Tritoni" (nella piazza "facente funzioni" di stazione degli autobus), abbiamo preso il bus per andare a visitare la Mdina.
Wikipedia recita: "Mdina è l'antica capitale di Malta. Conosciuta anche come la Città Vecchia, ha il titolo di Città Notabile. Conserva ancora un aspetto monumentale, sebbene sia ormai abitata da poche centinaia di persone. Nonostante le sue austere mura arabe, l'interno è stato arricchito dai meravigliosi palazzi delle maggiori famiglie nobiliari maltesi. I primi insediamenti in quest'area risalgono al IV millennio AC. Intorno all'anno 1000 i Fenici fortificarono per la prima volta la città, probabilmente per via della sua posizione strategica nel punto più alto dell'isola. Sotto il dominio Romano il governatore dell'isola si insediò qui e gli diedero il nome di Melita e vi eressero il municipium. Gli Atti degli apostoli narrano che l'apostolo San Paolo si fosse stabilito qui per tre mesi a seguito del naufragio subito durante l'ultimo suo viaggio verso Roma (presumiamo nel 60 DC). La città deve il suo nome ai Saraceni che arrivarono a Malta intorno all'anno 870 , circondando la città con alti muri difensivi e separandola dalla vicina Rabat. Con diploma del 20 giugno 1428, Alfonso d'Aragona, detto il Magnanimo, riunì Malta e Gozo alla corona d'Aragona (Regno di Sicilia) e le diede il nome di "Città Notabile", rimanendo capitale dell'isola sino al 1530, quando, per iniziativa di papa Clemente VII e dell'imperatore Carlo V, vi s'insediarono i Cavalieri di San Giovanni. Nel 1693, durante il periodo di dominio dei Cavalieri di Malta, un terremoto distrusse molti degli edifici di Mdina, i restauri dei danni riportati dalle mura e dalla città furono successivamente diretti dall'architetto francese François de Mondion e voluti dal gran maestro dell'epoca Manoel de Vilhena, mentre la cattedrale di San Paolo, distrutta anch'essa, venne ricostruita su disegno dell'architetto maltese Lorenzo Gafà".
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Mdina : l'antica capitale di Malta vista dall'alto - ( foto disponibile in internet )
La cittadella appare realmente molto suggestiva. Appena entrati dall'antica porta d'accesso all'interno delle mura, siamo rimasti affascinati da un luogo che sembrava aver "fermato"il tempo. Qualche carrozza sostava a ridosso dell'ingresso in attesa di passeggeri. Un'altra porta, entrando a destra, dava accesso al cortile del "Museo di Storia Naturale" ospitato in un meraviglioso palazzo. Sulla sinistra, un "torrione" medievale; o meglio, un palazzo con forma di torrione a base quadrata con le mura inclinate che danno un senso di estrema robustezza... In fondo alla piazza una stretta stradina porta all'interno.
Uno dei tanti suggestivi vicoli medievali di Mdina.
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Per una descrizione fotografica di "Mdina", rimandiamo all'album di foto che, come al solito chiude questa web-page. Per quanto riguarda noi, finita la visita di Mdina, abbiamo ripreso il bus che ci ha portato al traghetto per il rientro sul July.
Uno dei tanti suggestivi vicoli medievali di Mdina.
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