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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Schinoussa
Navigation
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La mattina del 24 maggio ci svegliamo a Katàpola, lo scalo principale dell'isola di Amorgos, senza particolare fretta. Abbiamo in programma di partire per l'isola di Schinoussa, nelle piccole Cicladi, che non dista da noi che poche miglia. Tuttavia, il meteo continua a rimanere fortemente disturbato e si prevedono onde da Ovest. La rotta diretta (in rosso nell'immagine qui sotto) ci porterebbe dritti contro mare e vento che ci assalirebbero di prua.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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La rotta seguita da Amorgos a Schinoussa è la linea tratteggiata in giallo.
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Elaboro quindi una strategia di viaggio che ci porterà a ridosso tra le isole prima di piegare ad Ovest per raggiungere la nostra destinazione (vedi rotta tratteggiata in giallo nell'immagine qui sopra). L'idea è quella di partire verso le otto e puntare la costa est dell'isola di Keros. Da lì poi, navigheremo tra le Piccole Cicladi che, almeno parzialmente, ci proteggeranno dal moto ondoso.
Non abbiamo mai fatto scalo a Schinoussa e siamo curiosi di dare un'occhiata. Abbiamo solcato queste acque molte volte sfilando a poche miglia senza mai fermarci. Abbiamo sempre scelto di passare la notte nel porticciolo di Koufonisi.
Il mare monterà veramente verso le undici del mattino... Almeno questo dicono le previsioni. Noi contiamo d'arrivare proprio per quell'ora.
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A ridosso delle isole dell'arcipelago delle Piccole Cicladi, navighiamo sotto un cielo minaccioso.
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Percorriamo il tratto di mare esposto all'onda di buon passo. Queste ci arrivano addosso al mascone, ma non sono aggressive e non sono in grado di penalizzare seriamente la velocità del July. Quando sembra poi che il tempo peggiori, agguantiamo il ridosso dell'isola di Keros ed il mare si calma lasciando solo al cielo il compito di ricordarci che la giornata rimane minacciosa (nella foto sopra si vede il mare protetto tra le isole mentre il cielo rimane grigio e instabile - l'isola nella foto è quella di Keros).
Ad ogni modo, arriviamo a destinazione una ventina di minuti dopo le undici e troviamo posto direttamente in banchina senza dover ricorrere all'ancora. In pochi minuti infatti, il July è perfettamente ormeggiato sul fianco con tutte le cime in assetto. Visto che la sera precedente abbiamo cenato in taverna, si decide di pranzare in barca e rimandare l'esplorazione dell'isola al dopopranzo. Io mi occupo di "rassettare" la coperta e preparare la rotta per l'indomani mentre Margherita si da da fare ai fornelli. A giudicare dal profumino... È proprio stata una buona scelta quella di pranzare a bordo.
Il July a Schinoussa ormeggiato di fianco in banchina.
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La salita alla Chora, nel primo pomeriggio, non è niente di esagerato: solo due passi in salita. Non esiste una "passeggiata pedonale" lontano dalle automobili. Anzi, si sale proprio lungo l'unica strada che collega lo scalo con il paese... Almeno per una buona parte del percorso.
Infatti, ad un certo punto, si lascia la strada sulla sinistra e ci si inoltra in una sorta di sentiero lastricato che appare come costruito di recente... Molto ben fatto... E che porta al villaggio.
Nella salita alla Chora di Schinoussa, nell'ultimo tratto, esiste un "tracciato" lastricato per pedoni.
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Già dalle prime case, l'abitato ci appare come un tranquillo paesino cicladico. Qua e là tuttavia appaiono I segni di una trasformazione turistica. Non lo sappiamo per certo, ma saremmo disposti a scommettere che queste fattezze e questi colori che ci ricordano le Cicladi sono una trasformazione recente dovuta ad una scelta precisa. Però, anche se gli elementi fondamentali ci sono tutti (pavimentazione a lastre di pietra bordate di bianco, case tutte bianche, infissi tutti azzurri...), l'insieme si presenta... Come dire?... Acerbo. Si faranno.
La Chora di Agatonisi ci appare come un tranquillo paesino cicladico...
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Visitiamo con piacere tutto quel che c'è da vedere e, nel secondo pomeriggio, troviamo un localino dove prenderci una birretta come al solito. L'ingresso del bar è sulla strada maestra che passa per il centro del paese; ma attraversato il locale, si spunta in un terrazzo "belvedere" dove occupiamo un tavolino in prima fila: siamo gli unici avventori. Niente da dire... Tutte le isole sono belle ed anche Schinoussa, sebbene poco battuta dal turismo rispetto alle "sorelle" più in vista, non fa eccezione. Nella foto sotto si vede quel che abbiamo di fronte.
Il panorama di cui possiamo godere dalla terrazza-taverna in cui ci concediamo la solita "birretta".
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Non è che ci manchi il tempo... Ce la prendiamo comoda. Siamo arrivati al mattino dopo un bel viaggio senza problemi “alla faccia del tempo che si mantiene instabile”. Ma l'indomani dovrebbe andarci anche meglio. Vogliamo portarci a Naoussa, nell'isola di Paros. La rotta è proprio una di quelle normalmente “rognose”... Ma a noi dovrebbe andare bene. Infatti dobbiamo percorrere con rotta Nord un canale, quello tra Naxos e Paros solitamente battuto da venti tesi settentrionali. Ma le previsioni meteo danno venti deboli nelle prime ore del mattino e noi siamo intenzionati ad approfittarne.
Così bighelloniamo senza fretta per la Chora e poi, soddisfatti e certi d'aver visto proprio tutto, ripercorriamo a ritroso la strada in discesa verso il July.
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Album fotografico - click - "Schinoussa 2019" - istruzioni -
Arrivati al livello del mare, scatto un'ultima foto. Voglio ricordare come anche in quest'isola l'acqua sia bella ed incredibilmente trasparente (foto sopra). Siamo nelle Piccole Cicladi e l'isola più famosa di questo arcipelago è Koufonisi che ha degli scorci d'acqua verde smeraldo su sabbia chiara che la rendono un vero gioiello di grande bellezza. Ma anche questa “sorella minore” non è niente male.
Passeremo una piacevole serata tranquilla. Ceneremo comunque a bordo... Nessuna delle taverne ci “intriga” abbastanza. Questa è una delle cose belle dell'andare in giro in barca: per quanto si viaggi in lungo e in largo, si è sempre a casa.