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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Viaggio nel deserto
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Avevamo già fatto, alcuni anni prima, "il viaggio del deserto" durante un "tour della Tunisia". All'epoca, siamo atterrati a Jerba ed abbiamo viaggiato in pullman per tutto il territorio fino ad arrivare a Tunisi da dove un aereo ci ha riportati a Milano. In quell'occasione, il viaggio nel deserto ci ha affascinato particolrmente e, trovandoci al momento a Monastir, abbiamo pensato di ripetere quella bellissima esperienza approfittando del fatto che avremmo potuto svincolarci da qualsiasi gruppo e "dettare" noi stessi il ritmo delle escursioni.
Foto dai nostri itinerari
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"foto ricordo" simbolo della nostra gita nel deserto tunisino
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Abbiamo trovato altri amici che avevano voglia di organizzare lo stesso viaggio. Ci siamo fatti aiutare dalla segreteria del Marina di Monastir e siamo riusciti a trovare un'auto adatta al fuoristrada nel deserto con tanto di "guida" locale che ci faceva anche da autista… Così siamo partiti.
Contact
ilviaggiodeljulymail@gmail.com
"il fuoristrada", la nostra guida (il primo a sinistra) ed i nostri amici coi quali abbiamo condiviso l'avventura
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Avevamo conosciuto i nostri due compagni di viaggio a bordo di "Via col vento", la barca di Fabio e Sabrina che compaiono anche nella lista degli amici del July (vai a vedere con un -click-). Sono stati, per tutta la durata della gita, una splendida compagnia. Per chi non ha mai provato a fare, diciamo così, delle gite inusuali, non è facile capire quel che voglio dire. La maggior parte della gente non abituata, tende a fare, solitamente, uno o l'altro dei due errori di valutazione classici: o sovrastima le difficoltà del viaggio e cede all'ansia portando un bagaglio eccessivo nel tentativo di essere "sempre pronti a tutto" (con quel che ne consegue) oppure sottostima le difficoltà del viaggio e parte tranquillamente (per poi fare venire l'ansia agli altri). Pirluigi e Donatella erano gente abituata ad "andare in giro": mai nessun problema con loro.
Uno dei "Distributori di Benzina" lungo la strada
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La foto sopra mostra uno dei "Distributori di Benzina" che abbiamo incontrato lungo le strade interne della Tunisia. Abbiamo naturalmente chiesto alla nostra guida quale fosse il significato di questa usanza, quale ne fosse la causa. Anche perché se ne vedevano tanti ma, contemporaneamente, vedevamo anche un numero di distributori ufficiali sufficiente a servire il territorio. Ebbene, si trattava di benzina di contrabbando venduta a prezzo minore di quella ufficiale. Veniva acquistata in "Libia" dove costava sensibilmente meno e rivenduta per le strade in questo modo.
Una delle tante soste per sgranchire le gambe.
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Un'altra cosa che ci ha colpito sono stati i mercati riservati ai locali. Quando si fanno i tour organizzati, questi hanno itinerari rigidamente programmati. I mercati che si incontrano in questi casi sono mercati per turisti. Noi abbiamo avuto l'occasione di vedere la Tunisia vera, quella reale. Come vediamo nella foto sopra, abbiamo trovato in vendita persino "pesce essiccato": piccoli pescetti essiccati al sole. Ve ne sono in quantità, conservati al sole in sacchi di juta o ceste.
Barile di carburante da 200L del 1942 lasciato dalla Wehrmacht in Tunisia
Nei pressi di Matmata, il villaggio scavato nella roccia, abbiamo trovato un barile di carburante appartenuto alla Wehrmacht ed abbandonato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Lo stato di conservazione è semplicemente eccellente: ovviamente il caldo secco del vicino deserto è ottimo per la "sua sopravvivenza".
In zona desertica, acqua bollente dalle profondità della terra
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La nostra guida ci ha portato a vedere qualcosa che sicuramente non ha "appeal" nei confronti del turista medio: una sorgente d'acqua. Ci ha raccontato che nella zona sono state effettuate delle perforazioni a grande profondità (migliaia di metri) per cercare giacimenti di petrolio. Queste ricerche non hanno avuto successo, ma, in compenso, hanno trovato una faglia in pressione di acqua fossile calda. Ciò vuol dire che non siamo in presenza di acqua che proviene da un "ciclo naturale" che ne consente la sistematica rigenerazione delle riserve... E tuttavia, in piena zona desertica, non ci sfugge il valore di questo ritrovamento. Quest'acqua sgorga al di sopra di una torre appositamente costruita. Infatti, dall'alto, viene convogliata in uno "speciale percorso" adatto al suo raffreddamento.
Abbiamo passato alcuni giorni nelle zone desertiche della Tunisia e sarebbe troppo lungo ed anche fuoriluogo fare, in questa sede, un vero e proprio "reportage" di questo viaggio. Quindi, dopo i brevi cenni che precedono, consegnamo all'album fotografico che segue il compito di descrivere per immagini quei giorni che comunque non dimenticheremo mai...
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Album fotografico del "Viaggio nel Deserto"
Nota:
Per coloro interessati ad individuare nella mappa le località delle foto mostrate in questa galleria fotografica, riporto qui sotto il tracciato dell'intero viaggio.
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