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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Pasqua a Patmos

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Quest'anno abbiamo preso il mare alla fine di marzo. Abbiamo lasciato Marmaris per cercare posto a Simi, nell'abitato. Che effetto trovare tutte le banchine vuote e la maggior parte degli esercizi commerciali chiusi. Appena arrivati, durante le manovre di ormeggio, abbiamo ricevuto la visita della capitaneria di porto: hanno voluto controllare i documenti senza lasciarci finire prima le operazioni. Bah!

Una volta accertata la regolarità dei nostri documenti, una "pioggerellina di marzo" ci ha fatto compagnia per un'oretta... Forse gli dei non sono d'accordo... Forse lo scalo di Simi non va bene... Mai mettersi contro gli dei... Decidiamo quindi di andarcene a Pedi Bay, un'insenatura adiacente ben protetta con uno sbarcatoio che in questa stagione sarà sicuramente libero per ospitarci.

Dopo una prima notte tranquilla, l'indomani si prevedono venti a 25 Nodi da SW. A Pedi Bay siamo protetti dal mare, ma il vento ci cade addosso con violenza inaudita da un'altura alla nostra destra (dal lato Sud della baia). Le raffiche sono così forti da farci temere che il July possa "rovesciarsi" sul molo che qui è troppo basso sull'acqua. Verso le dieci del mattino ci avvicina un pescatore: "non potete rimanere qui" - ci dice - "potrebbe peggiorare e potreste subire danni molto seri. Vi consiglio di andare a Bozburun, qui di fronte in Turchia... Li sarete protetti con ogni tempo".

Così, ci siamo trovati di nuovo in Turchia. Non avendo ancora fatto l'uscita, per fortuna, avevamo i documenti a posto e ci siamo rifugiati per tre giorni... Tre giorni di burrasca in mare, ma di bel tempo a terra.

Visto comunque che il meteo continuava ad essere "poco promettente", abbiamo deciso di andarcene al marina di Kos, un posticino nel quale sostare in sicurezza fino a quando Poseidone avesse smesso di darci la caccia.

Purtroppo anche a Kos abbiamo dovuto fare i conti col maltempo. Le ondate da Sud erano così grosse che gli spruzzi (ed anche qualcosa di più...) entravano nello specchio d'acqua protetto.

Abbiamo quindi passato qualche giorno al marina di Kos con una delle grandi burrasche da Sud che colpiscono questi posti nel periodo invernale. Qui abbiamo rivisto con grande piacere i nostri amici del Rondinara. Abbiamo saputo delle loro intenzioni di festeggiare la Pasqua ortodossa a Patmos dove, ci hanno detto, liturgie, cerimonie e festeggiamenti sono famosi in tutta la Grecia.

"Patmos potrebbe essere il posto giusto per chiedere al cielo un po' di clemenza" - abbiamo pensato.

Così, appena possibile, abbiamo fatto rotta per Patmos (con sosta a Kalymnos e Pandeli nell'isola di Leros) in modo da avere tutto il tempo per organizzarci al meglio. Per prima cosa, abbiamo cercato informazioni. Naturalmente l'ufficio preposto esiste, ma è chiuso (chissà se riaprirà mai? - La crisi greca si fa sentire). Allora abbiamo chiesto un po' a tutti, dai negozianti ai compagni occasionali in un bar. Le notizie che raccoglievamo non erano mai né precise né sicure. Ma una cosa era certa: qualcosa “da non perdere” ci sarebbe stata su al Monastero. Avevamo saputo di un antico sentiero che i pellegrini facevano per salire lassù. La salita a piedi ci tentava molto. Così ci siamo messi a cercare l'imboccatura di questo sentiero. Non è stato facile, ma l'abbiamo trovata.

Foto dai nostri itinerari

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Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                  (immagine satellitare 1)

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ilviaggiodeljulymail@gmail.com

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Da Marmaris a Patmos ed oltre nell'itinerario di primavera della stagione 2013.

Per avere un'idea della rotta da noi seguita nelle prime tappe della stagione 2013, dalla partenza da Marmaris all'arrivo a Patmos, ho prodotto la "cartina" qui sopra che si riferisce al periodo che va da marzo a maggio... Effettivamente un po' presto per mettersi in mare e sperare nel bel tempo sempre.

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Album fotografico   - click -   "Patmos 30-4-2013"     - istruzioni -

Come dicevamo, ci siamo dati da fare per raccogliere informazioni, spinti anche dall'ansia di non perdere nulla di quanto avremmo potuto vedere.

Alla fine dell'indagine abbiamo capito comunque le seguenti cose:
                    1- Giovedì ore 11 "cerimonia del lavaggio dei piedi" presso il Monastero
                    2- Venerdì ore 22 processione del Crocefisso a Ormos Skala
                    3- Sabato sera fuochi artificiali ( presso il monastero... Ma non solo )
                    4- Domenica pranzo a base di capretto allo spiedo (nelle varie taverne)
                    5- Lunedì ore 19 a Skala festa e danze popolari in piazza

Una volta scoperto il tracciato, abbiamo voluto provare e salire per il sentiero in modo d'esser certi, al momento giusto, di non avere sorprese. Così, arrivato il giorno “fatidico”, giovedì mattina alle otto, siamo partiti per salire a piedi al Monastero per la seconda volta: l' obiettivo era di arrivare per tempo in modo da poter prendere posto in prima fila. A noi piace molto stare tra la gente e vedere le loro abitudini più autentiche. Troviamo sempre qualcuno che sa l'inglese. Così ci siamo trovati a chiacchierare in mezzo ad un gruppo abbastanza eterogeneo che ci ha fornito alcune interessanti spiegazioni a più livelli ed in varie fasi. La cerimonia del "Lavaggio dei piedi" vien fatta solo in pochi posti al mondo. Ci risulta che, in tutto il mondo, la si faccia a Roma in Vaticano, a Gerusalemme e qui a Patmos. Forse può sfuggirci qualcosa... Ma, ad ogni modo, si tratta di una cerimonia piuttosto importante nell'ambito del Cristianesimo mondiale.

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Album fotografico   - click -   "Lavaggio dei piedi"     - istruzioni -

L'album fotografico qui sopra, probabilmente, non esaurisce la curiosità di chi legge. Ma non si descrive a parole quello che le immagini non dicono: la particolare atmosfera e la manifestazione di fede tipica dei popoli mediterranei sono fattori essenziali per godere appieno di questa esperienza. La cerimonia al Monastero si è svolta durante la mattina. Poi, dopo la discesa per lo stesso sentiero, siamo rientrati a Skala dov'è ormeggiato il July. Qui, la sera, abbiamo partecipato ad un altro evento importante nella celebrazione della Pasqua Ortodossa dell'isola: la processione. L'album fotografico qui sotto ne mostra alcune immagini.

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Album fotografico   - click -   " Processione a Patmos"     - istruzioni -

Sapevamo che sabato a mezzanotte, vigilia della Pasqua Ortodossa, erano stati programmati i fuochi artificiali. Per chi conosce Margherita e la sua passione per questo spettacolare gioco pirotecnico, capisce che per lei il sabato è stato il "giorno più lungo".

"Patmos mi ha deluso" – Ripeteva per tutto il tempo - "Ma qui non succede mai niente"... "Certo che a Creta la Pasqua è stata più bella"...   - click -

Così è passata la giornata fino a sera quando, in compagnia dei nostri amici del "Rondinara" e del "Zoe", abbiamo deciso di andare a cenare in un ristorantino proprio davanti alle nostre barche (ormeggiate lontano dal pericolo che i fuochi rappresentano, proprio sulla costa di fronte). È stata proprio una scelta "azzeccata". Da dove eravamo abbiamo potuto godere magnificamente dello spettacolo.

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A cena con Marcello, Edith, Rinaldo e Marisa.

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Fuochi artificiali sul monastero (immagine disponibile sul WEB) 

Come ci si aspettava, nel giorno di Pasqua abbiamo trovato alcune taverne che hanno approntato degli spiedi sui quali giravano agnelli e capretti. Non c'è che dire: era un bel vedere. Dev'esserci qualcosa di “atavico” nel fatto che un animale intero che gira su uno spiedo “emani” un non so che in grado di creare da solo un'atmosfera di festa. Una taverna in particolare, ha organizzato musica e danze (tutto secondo la tradizione greca). Tanto per chiudere in bellezza, anche nel giorno di lunedì abbiamo avuto una bella sorpresa: abbiamo potuto partecipare ad un “pubblico banchetto” organizzato nella piazzetta di Skala. Ancora una volta abbiamo avuto l'occasione di mischiarci alla gente del posto e scambiare quattro chiacchere con simpatia mangiando e guardando le belle danze folcroristiche su di un palco allestito proprio di fronte a noi.

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Album fotografico   - click -   " Danze a Patmos"     - istruzioni -

Non è stata la nostra prima volta qui a Patmos. Questa è “un'isola santa” e si identifica... O quasi, con il suo Monastero. Pertanto, ci sembra doveroso ricordare che in passato abbiamo già visitato il monastero, per la precisione nel luglio 2012, quando siamo venuti la prima volta. Esiste un album fotografico di immagini prese in quell'occasione che ci limitiamo a riportare per completezza (vedi sotto).

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Album fotografico   - click -   " Monastero di Patmos"     - istruzioni -

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